Errori da evitare nella tesina di Maturità
Introduzione
La tesina è l'elaborato previsto per l'esame di maturità all'interno del quale l'esaminando deve sostanzialmente affrontare un discorso generale su un unico filo conduttore che però tocchi tutte le materie studiate nel corso dell'anno. Se le basi di studio sono solide e si padroneggiano a sufficienza tutti gli argomenti affrontati, la redazione dell'elaborato non sarà difficile, anzi verrà anche naturale trovare vari collegamenti tra le materie. È sempre comunque necessario fare attenzione ed evitare di compiere passi falsi che possono andare ad inficiare il risultato finale. In questa guida vedremo insieme una serie di errori da evitare nella tesina di maturità.
Errori di grammatica e di sintassi
Il primo e più importante errore da evitare è quello di fare poca attenzione alla stesura dell'elaborato in italiano, compiendo quindi errori grammaticali, di ortografia e di costruzione dei periodi. Per evitare di incorrere in essi è necessario leggere e rileggere più volte quanto scritto, servendosi all'occorrenza anche di una buona grammatica, di un dizionario e di un compendio di sinonimi e contrari. Meglio perdere tempo nella correzione e nella consultazione di vari testi, anche a rischio di cadere nella pedanteria, piuttosto che compiere errori grammaticali assolutamente inaccettabili in sede di esame di maturità. Il testo deve essere perfetto sia dal punto di vista grammaticale che sintattico, aiutatevi con la lettura a voce alta per accertarvi che un periodo funzioni, che il testo sia scorrevole e comprensibile, che i concetti siano ben espressi e comprensibili e non abbiate paura di palesare anche ad altri qualche vostro dubbio.
Mancata correzione del testo finale
Un altro errore in cui si può cadere, strettamente correlato a quello precedente, è la mancata o superficiale correzione di quanto scritto, magari per la fretta di finire e per eccessiva stanchezza. Così facendo oltre a rischiare di commettere errori o sviste grammaticali, possiamo anche incorrere nel caso in cui riportiamo e incorporiamo nel testo informazioni sbagliate come date, nomi, formule, passi di traduzione ecc. Che possono essere sfuggiti alla nostra attenzione in sede di prima scrittura e che, quindi, dovrebbero essere corretti. Pertanto, è importante oltre a controllare il testo dal punto di vista grammaticale, procedere alla verifica puntuale di tutti i dati e le informazioni riportate per essere certi della bontà e della fondatezza del nostro elaborato.
Eccessiva superficialità
Mirare alla promozione con il minimo non dovrebbe essere il vostro unico motore, soprattutto in sede di esame finale, potrebbe portarvi infatti a stendere un testo eccessivamente superficiale in cui gli argomenti sono appena accennati e dal quale non si deduce il neppur minimo impegno da parte dello studente. Come volete che sia giudicato dalla commissione un testo così strutturato? Cercate, pertanto, di impegnarvi nell'approfondimento degli argomenti trattati e soprattutto nel fare emergere il vostro punto di vista, le vostre conclusioni, il vostro pensiero. Sarà quello il punto di maggior forza del vostro lavoro.
Mancata originalità
Un altro errore in cui si cade spesso è quello di copiare letteralmente passi interi dai libri e dai manuali con la speranza e la convinzione che la cosa non si noti e che anzi ciò serva per fare bella figura. Nulla di più sbagliato. I manuali su cui si lavora devono essere le nostre basi, ma le nozioni vanno poi rielaborate e sviluppate in modo personale e originale. La copiatura viene sempre a galla ed è punita, in più non bisogna dimenticare che la tesina andrà poi esposta a voce alla commissione. Scopiazzare senza rielaborare e senza capire ciò che si è scritto vi porterà magari a formulare un bel testo, ma di cui non vi resterà niente, di conseguenza farete scena muta all'orale. Meglio scrivere un po' di meno, ma qualcosa che sia vostro e che voi siate in grado di esporre poi con sicurezza a voce.
Eccessiva prolissità
Anche il contrario di quanto sin qui esposto è però un errore. Essere troppo prolissi, esagerare nell'esposizione approfondendo troppo può essere controproducente. Intanto porterete la commissione a stancarsi - un testo troppo lungo non verrà letto con sufficiente attenzione - e poi potreste rischiare di cadere in contraddizioni o di riportare nozioni troppo tecniche, poco approfondite e su cui, pertanto, andrete poi a cadere in sede di esposizione orale. Se la tesi non deve essere troppo stringata, non deve neppure essere eccessivamente lunga. L'opzione migliore è sempre scegliere una via di mezzo, approfondite con giusto discernimento le nozioni affrontate durante l'anno, non tirate mai in ballo cose su cui l'insegnante non si è soffermato e che magari ha saltato, rischierete di incorrere in una domanda, a questo punto inevitabile, su qualcosa che non vi è stata spiegata e su cui farete presumere - magari erroneamente - di avere compiuto uno studio da autodidatti.