Successione a titolo universale e a titolo particolare
Introduzione
La successione è una forma di acquisto a causa di morte prevista dal nostro ordinamento. Si tratta del trasferimento e allo stesso tempo del subentro da parte di un soggetto - l'erede o il legatario - in una situazione giuridica patrimoniale di cui era titolare il defunto. Per regolare i modi e il trasferimento dei diritti che gli eredi acquisiscono, si deve fare riferimento alla successione a titolo universale e alla successione a titolo particolare. Questa guida consentirà di comprendere la natura delle due forme di successione e di coglierne le principali differenze.
Occorrente
- Testo di diritto privato o monografia sulle successioni
La successione a titolo universale
La successione a titolo universale è un tipico caso di successione "mortis causa". La stessa si verifica cioè al momento della morte del soggetto. La successione può essere determinata tramite testamento, ovvero mediante un atto attraverso cui il testatore dispone la sorte dei suoi beni e dei diritti patrimoniali di cui è titolare dopo la sua morte. In alternativa la successione può verificarsi ex lege ovvero senza necessità che vi siano stati atti dispositivi da parte del defunto quando era ancora in vita. Tipico il caso dei famigliari o dei discendenti che succedono nel patrimonio del congiunto esclusivamente in base ai diritti riconosciuti dalla legge. Il possessore ha ovviamente la facoltà di dividere i propri rapporti attivi tra gli eredi stabilendo delle quote. Altro aspetto da non trascurare è determinato dalla ininfluenza della terminologia eventualmente utilizzata dal testatore in sede di redazione dell'atto: ovvero si ha successione universale solo nel caso in cui le disposizioni testamentarie corrispondano effettivamente ad un trasferimento di diritti a titolo universale o su una quota dell'intero patrimoniale.
Le tipologie di successione a titolo universale
Per successione a titolo universale si intende il subentro dell'erede nell'interezza dei rapporti giuridici e patrimoniali del defunto o in una quota della sua interezza. Come visto la successione può essere testamentaria o legittima. In questa situazione l'erede chiamato alla successione ha la facoltà di accettare, rinunciare o accettare con beneficio di inventario. In questo ultimo caso risponde degli eventuali debiti del defunto entro i limiti degli attivi patrimoniali dell'eredità. La successione a titolo universale comporta il subentro nella posizione di diritto in cui si trovava il defunto al momento della morte. In particolare tale peculiarità ha ricadute nel possesso. Nelle successioni a titolo universale infatti il possesso non si interrompe ma prosegue senza interruzione alcuna a favore dal defunto all'erede.
La successione a titolo particolare
La successione a titolo particolare si verifica quando il defunto ha precedentemente provveduto a disporre su specifici diritti a favore di terzi,In questo caso quando ci si riferirà al beneficiario si farà riferimento al legatario. Contrariamente alla successione universale nel caso di successione particolare oggetto della stessa sono solo le disposizioni specificamente indicate dal testatore. Nel caso della successione a titolo particolare non si possono trasferire passività ma soltanto diritti su componenti attive, salvo che il testatore non disponga specifici adempimenti a carico di terzi che possono ovviamente rinunziare. Nel caso di successione particolare non è richiesta accettazione.
Le differenze sul piano normativo
Al di là delle differenze individuabili nel concreto la principale differenza fra le due fattispecie successorie possono essere rintracciate sul piano normativo. Se la successione a titolo universale presuppone il subentro dell'erede nel complesso dei rapporti giuridici del defunto, nella successione a titolo particolare si dispone di singoli beni o diritti chiaramente identificati nell'atto dispositivo.
Consigli
- Affrontare lo studio della materia successoria previa acquisizione conoscenze di diritto delle persone