Differenze tra romanzo storico e realista
Introduzione
Tra il 1800 e il 1900 il romanzo diventa un genere atto a veicolare messaggi da parte dello scrittore. Infatti nel Romanticismo la letteratura non ha più lo scopo di dilettare (ossia di divertire) ma ha come obiettivo l'utile, utilizzando l'interessante per mezzo e il vero per il soggetto (Manzoni).In questo periodo c'è un forte bisogno di novità perciò Manzoni, il solo ad essere importante per il genere del romanzo, decide di non rispettare le unità di Tempo, Luogo e Azione di Aristotele.Nel Classicismo vennero imposte queste tre unità che dovevano essere rispettate per la stesura di un testo: la storia doveva ricoprire un periodo di tempo tra le 24 e le 48 ore, l'azione doveva avvenire in un luogo specifico e il nucleo tematico doveva essere unico.Secondo Manzoni, seguire le regole sopra descritte rendeva meno realistica la tragedia e poneva in secondo piano il messaggio pedagogico.Nel Romanticismo sono importanti due tipi di romanzo: il romanzo storico e realista. Vediamo insieme quali sono le differenze.
Il Romanzo Storico
Si tratta del romanzo che si sviluppa in Inghilterra con l'opera "Ivanhoe" di Walter Scott e in Italia invece con "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni. Sono romanzi che raccontano fatti realistici ma ambientati nel passato. Infatti "Ivanhoe" è ambientato nel 1194 circa, durante i conflitti tra Sassoni e Normanni. Il romanzo "I Promessi Sposi" tratta della storia dei due sfortunati promessi sposi Renzo e Lucia ed è ambientato tra il 1628 e il 1630. Viene descritta anche la Grande Peste e ciò spiega come il romanzo si basi su una attenta ricerca storica.
Il Romanzo realista
Il romanzo realista tratta invece di eventi realistici contemporanei. Si sviluppa in Francia con il movimento letterario che andiamo a definire "Naturalismo". Gli autori più importanti sono: Stendhal che scrive "Il rosso e il nero", Balzac che scrive "Eugenie Grandet" e Gustave Flaubert che scrive "Madame Bovary". In Italia si ha la corrente letteraria del Verismo, nata sulle radici del Naturalismo francese. Tra i Veristi possiamo ricordare Luigi Capuana con le opere "Giacinta" e "Il marchese di Roccaverdina", Federico De Roberto con "I Viceré".
Brevi considerazioni sul Naturalismo francese
Il Naturalismo è una corrente artistico letteraria che pone la sua attenzione sulla realtà quotidiana, che viene descritta con impersonalità e precisione. Infatti in questo contesto la letteratura è considerata una scienza sociale e il letterato ha la stessa imparzialità di uno studioso.Chiaro esempio del Naturalismo francese è costituito dall'opera "Madame Bovary" di Gustave Flaubert: qui la narrazione non è semplicemente impersonale, poiché lo scrittore analizza anche le suggestioni e i tormenti che agitano il cuore dei personaggi. Flaubert è uno scienziato impassibile in tutto e per tutto, infatti presta una grande attenzione alla scrittura: "Madame Bovary" venne sottoposto a moltissime correzioni prima di essere pubblicato.Tuttavia questo movimento letterario si afferma grazie ai fratelli de Goncourt (autori di Germine Lacertaux), Guy de Maupassant (autore di Bel Ami) e Emile Zola (autore dei Rougon-Macquart).Soprattutto con Emile Zola si definisce quello che è il compito sociale dello scrittore: deve denunciare gli squilibri del sistema economico industriale e obbligare la classe dirigente ad assumersi le sue responsabilità.
Brevi considerazioni sul Verismo italiano
Possiamo considerare il Verismo italiano come il "trapianto" del Naturalismo in Italia. In particolare ci sono state due condizioni favorevoli a ciò: la prima è la diffusione delle teorie positivistiche e la seconda è la presa di coscienza dei problemi dell'Italia all'indomani dell'Unità (la cosiddetta "questione meridionale" ad esempio). I principali esponenti del verismo sono, come abbiamo detto nel passo 2: Luigi Capuana, Federico De Roberto e Giovanni Verga. Come il Naturalismo, nel Verismo troviamo l'amore per il vero e l'importanza attribuita ai fattori ereditari e al contesto sociale, l'obiettività e l'impersonalità.Tuttavia ci sono anche alcune differenze. Nel Verismo infatti viene meno la componente analitica, i protagonisti dei racconti sono contadini, pescatori e pastori e soprattutto gli scrittori non hanno un vero e proprio impegno politico. Il compito dello scrittore è semplicemente quello di "fotografare" la realtà, rimanendo fedele al canone dell'impersonalità.C'è una grande differenza anche per quanto riguarda la scrittura: infatti i Veristi scelgono un italiano accessibile a tutti ma con l'aggiunta di inserti regionali come proverbi, modi di dire e metafore.