"Ho voluto essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della mia epoca secondo il mio modo di vedere, fare dell'arte viva, questo è il mio scopo"; con queste parole Gustave Coubert, il più grande esponente del Realismo nella pittura, illustra la sua arte. Lui e gli altri pittori realisti si propongono di fotografare la realtà sociale dell'epoca in cui vivono: la rivoluzione industriale, l'inizio delle rivolte di classe. Per fare questo si accentuano i dati di fatto e si abbandonano le allegorie, che mascherano inutilmente la realtà di fatto. Questo movimento si diffonderà anche in altri paesi, in Italia trova vari esponenti, come Giuseppe Pellizza da Volpedo.