Differenze tra Decadentismo e Simbolismo
Introduzione
In seguito all'onda rivoluzionaria del 1948, nello scenario Europeo, si fanno strada nuove tendenze nel campo artistico e letterario, tra cui il Decadentismo e il Simbolismo. Per Decadentismo si intende una corrente che esclude la continuità con il Romanticismo. La corrente, sottolineando una novità negativa nei contenuti, sembra voler rompere esplicitamente con la tradizione del passato. Per Simbolismo invece, si fa riferimento all'uso di una comunicazione più mistica, che si svincola nettamente dalle regole convenzionali della semantica, personalizzando l'uso delle figure retoriche, soprattutto nell'ambito poetico. Nella guida che segue, potrete approfondire le differenze tra Decadentismo e Simbolismo, soffermandovi sulla produzione letteraria più significativa dei due movimenti.
La nascita del Decadentismo
Il termine "Decadentismo" nacque in Francia negli anni Ottanta, in seguito all'uso della critica ufficiale di designare come "decadenti", gli artisti anticonformisti la cui vita e le cui opere costituivano uno scandalo per il pubblico borghese. Variamente diffusa era del resto, già nei secoli precedenti, l'attenzione per le epoche di decadenza, la curiosità per l'eleganza e la raffinatezza di antiche società sull'orlo della fine. Il termine "Decadentismo" ha mantenuto a lungo un'accezione negativa e ha acquistato un'estensione molto vasta, fino a ricoprire tutti i fenomeni di rottura dei modelli tradizionali di natura scientifica e razionale. Significativo a questo proposito è un sonetto di P. Verlaine che recitava così: "Io sono l'Impero alla fine della Decadenza".
La nascita del Simbolismo
Con il termine di "Simbolismo" si intende ogni uso della comunicazione simbolica. Con questo si fa riferimento alla lunga tradizione della poesia europea che prende avvio in Francia intorno alla metà dell'Ottocento. Con il Simbolismo si crea una formula letteraria che svincola dalle regole convenzionali, tesa a interrogare il mistero della realtà. Il Simbolismo cerca la corrispondenza e i legami nascosti tra le cose, in un'ottica poetica trascendentale. Ossimori, allegorie e metafore sono le scelte stilistiche preferite dai poeti. Si tratta di un approfondimento del Romanticismo e si pone a fondamento di quasi tutta la poesia del Novecento.
La differenza tra Decadentismo e Simbolismo
Parlando delle tematiche del Decadentismo, si fa riferimento al mondo onirico e surreale. L'artista del Decadentismo si rifugia in un mondo immaginario per non vedere l'oblio del mondo moderno. Si tratta di versi poetici intimi e nostalgici, sempre con un fine distruttivo verso gli atteggiamenti superficiali e borghesi. L'attenzione del Decadentismo si volge all'intimità, ai sentimenti nobili, alla nostalgia della mancata bellezza pura fine a se stessa. Nel Decadentismo si rinnega la famiglia tradizionale e la religione.
Il contenuto presente nel Simbolismo invece, fa riferimento ad un linguaggio continuamente evocativo, che richiama ai misteri della realtà. Anch'esso nega il fasto della società e si concentra, in una forma più infantile, all'energia nascosta nelle piccole cose, ai riflessi della quotidianità più semplice. Si pone l'attenzione sugli elementi naturali e si rifiuta il razionalismo e la scienza.
Le differenze tra Decadentismo e Simbolismo sono sottili e non si differenziano molto nei contenuti bensì nella forma.
La produzione letteraria del Decadentismo
La produzione letteraria del Decadentismo, rivolta contro l'intera tradizione poetica, si trova nell'opera di A. Rimbaud, nei versi di S. Mallarmé, nella nuova musicalità nei versi di P. Verlaine. Vennero definiti artisti "maudit" ossia "maledetti". Con questo soprannome si intende una personalità satirica e polemica, tendente a negare ogni valore corrente. Alcuni critici li definivano "bohémien" ossia "senza dimora e senza valori". Genio e sregolatezza dunque. Anche C. Baudelaire assume lo stesso appellativo, anche se lui ha rappresentato la personalità più significativa del Decadentismo e ha vantato una produzione letteraria più profonda. Basti ricordare "I fiori del male": la raccolta poetica dell'autore più conosciuta.
La produzione letteraria del Simbolismo
La produzione letteraria del Simbolismo ha molto successo in Italia, dove si incontrano due eccellenze: Giuseppe Ungaretti e Giovanni Pascoli. Il primo inserisce il carattere del Simbolismo nei suoi versi rifacendosi agli orrori della guerra, spesso creando metafore agli elementi naturali, propri del Simbolismo. Il secondo sceglie di raccontare la realtà più privata dell'animo del poeta, rimandando ai paesaggi e ai voli dei passeri come osservatori dell'animo umano. Nella produzione letteraria del Simbolismo in Italia, vanno ricordati anche Gabriele d'Annunzio e Dino Campana.