Per quanto riguarda il parlato, il cinese è una lingua tonale. Le differenze tra le parole non derivano solo da consonanti e vocali. Anche l?intonazione e la pronuncia sono un aspetto fondamentale.
Inoltre, il cinese è isolante, cioè non possiede declinazioni o flessioni.
Il giapponese, invece, non possiede toni. E? una lingua agglutinante, in cui le parole si costituiscono di una radice. A questa, si aggiungono prefissi o suffissi, per esprimere categorie grammaticali. Il giapponese ha una fonetica piuttosto facile, con 5 vocali (a, e, i, o, u).