I primi esponenti del Decadentismo furono gli scrittori simbolisti, secondo i quali la poesia è una forma di rivelazione: Charles Baudelaire è il rappresentante più significativo del decadentismo francese, insieme a Paul Verlaine, Stéphane Mallermé e Arthur Rimbaud.
Poco dopo si stabilisce in Germania con Stefan Gorge e Rainer Maria Rilke; e in Inghilterra, grazie a Oscar Wilde e William Butler Yeats.
In Italia il movimento decadente emerse alla fine dell'Ottocento, ma è nei primi decenni del Novecento che ha rappresentato in modo più intenso e consapevole le diverse correnti artistiche espresse dai principali autori italiani. In particolare, in Italia si possono distinguere due periodi del Decadentismo: il primo, sviluppatosi a partire dalla fine dell'Ottocento e incarnato in autori come D'Annunzio, Pascoli e Fogazzaro; mentre il secondo, che caratterizza il primo ventennio del Novecento e rappresentato da Pirandello e Svevo, è più attento a criticare la realtà in modo lucido, distruttivo e profondo.