Dante Alighieri: vita e opere
Introduzione
Dante Alighieri è una delle figure piú importanti del panorama culturale italiano, potremmo addirittura dire la piú importante in assoluto. Vissuto a cavallo tra 1200 e 1300 a Firenze, viene considerato il "Padre Fondatore della lingua italiana". In questa guida faremo un breve excursus della sua vita e delle sue opere maggiori.
La vita
Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265 da una famiglia appartenente alla piccola borghesia. A 17 anni, con la morte del padre, si assunse la responsabilità della famiglia dedicandosi, comunque, allo studio di filosofia e teologia avvicinandosi ai poeti stilnovisti. Nonostante il matrimonio, a 20 anni, con Gemma Donati Dante amerà per gran parte della sua vita una sola donna, Beatrice, di cui troviamo traccia in molte sue opere. Proprio dopo aver appreso della morte dell'amata inizia la stesura di "vita Nova". Durante la sua vita partecipó attivamente alla vita politica fiorentina. Nel 1302 venne condannato a morte ed inizio la sua vita da esiliato. Nel 1321 morí a causa della malaria.
Vita nova
L'opera dal titolo "Vita Nova" nasce dalla raccolta di opere poetiche scritte in tempi diversi ma con un tema comune: l'amore per Beatrice. A due anni dalla scomparsa di quest'ultima, Dante volle mettere insieme i 25 sonetti, le 4 canzoni ed una ballata attraverso delle opere di prosa. Il risultato finale sarà il racconto dell'amore che il poeta ha provato per Beatrice. Il tutto si risolve con una grande versione allegorica dell'amore, visto come un'esperienza che porta sempre, e in ogni caso, a Dio. È certamente l'opera più "alta" dell'intero "dolce stil novo".
Convivio
Il convivio è una racolta di tratti scritto in volgere. Il titolo dell'opera è un chiaro riferimento al banchetto che Dante considera la condivisione delle conoscenze e della saggezza. Un banchetto di sapienza che il Poeta offre agli uomini per avvicinarli a Dio. L'opera è scritta in volgare e tratta di astronomia, interpretazione letteraria, filosofia e politica.
De vulgari eloquentia
Il De vulgari eloquentia è un'opera in latino che avrebbe dovuto costituirsi di quattro libri ma che si è, in realtà, concluso dopo il primo libro e quattordici capitoli del secondo. Dante esamina quale dovrebbe essere la lingua italina, compresa da tutti ma in grado di esprimere concetti alti, in contrapposizione con il volgare.
Divina commedia
La Divina Commedia è l'opera maggiore di Dante. Un poema che si compone di 100 canti per un totale di 14223 versi endecasillabi. È suddiviso in 3 cantiche ognuna delle quali corrisponde ad una parte del viaggio ultraterreno che l'autore compie attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Le date di composizione sono tuttora abbastanza incerte. Si pensa, addirittura, che Dante vi abbia lavorato per tutta la vita. Il viaggio che si snoda attraverso i regni del peccato, dell'espiazione e della salvezza, è raccontato in prima persona dal poeta. Tutta la Divina Commedia ha un unico significato allegorico, che si concentra nel viaggio che la nostra anima percorre verso la beatitudine del paradiso. In questo suo viaggio Dante si avvale di due guide. Per le prime due cantiche si tratta del poeta Virgilio (simbolo della ragione), mentre per la terza si tratta di Beatrice (simbolo della fede).