Cosa non deve mancare in una tesi
Introduzione
Il percorso accademico regala emozioni diverse in tutte le sue fasi, dai primi esami alla preparazione dell'elaborato finale. Al termine degli studi è importante presentare una tesi che tratti un argomento interessante e inerente al corso di laurea scelto. Quando prepariamo la nostra tesi, dobbiamo seguire alcune regole ben precise, solitamente specificate nel sito web della nostra Facoltà. Un elaborato di questo tipo va assolutamente organizzato in un certo modo, sia a livello contenutistico che sul piano strettamente strutturale. Pertanto, cerchiamo di capire cosa non deve mancare in una tesi con l'aiuto di questo piccolo tutorial. Seguendo le indicazioni presenti nei passi successivi, presenteremo un elaborato praticamente perfetto e faremo senz'altro un figurone dinanzi alla commissione.
Occorrente
- Tesi
- Regole sulla formattazione
Un indice completo
La prima componente che non deve mancare in una tesi è sicuramente l'indice. Questa parte deve risultare completa e precisa, poiché spiegherà in che modo abbiamo strutturato il nostro lavoro. All'interno dell'indice dovremo riportare tutte le sezioni della tesi, affiancate dalla numerazione delle pagine. Un indice ben scritto è un ottimo biglietto da visita per un elaborato di questo tipo. Pertanto cerchiamo di inserire tutti gli elementi nel giusto ordine, specificando i titoli dei capitoli e dei paragrafi e aggiungendo la pagina dell'indice, quella della bibliografia e dei ringraziamenti. L'indice va inserito all'inizio della tesi, ma lo scriveremo soltanto alla fine. Questo perché sapremo come suddividere l'elaborato soltanto al termine della sua stesura.
Una bibliografia non troppo ampia
Un secondo elemento che non può assolutamente mancare in una tesi è la bibliografia. Non esiste alcun elaborato che sia privo di riferimenti a livello bibliografico. Dobbiamo infatti citare tutte le fonti alle quali attingiamo. Inserire le note a piè di pagina non basta. Dobbiamo dedicare un'intera sezione ai libri presi come riferimento. Per questo motivo organizzeremo una lista delle fonti da inserire alla fine della tesi. Scriviamo tutti i riferimenti bibliografici in ordine alfabetico e ricordiamoci di non superare le tre pagine. Una bibliografia troppo ricca non va mai bene, perché l'elaborato non deve essere un ammasso di citazioni da altre fonti. Si tratta di un lavoro nostro, quindi non possiamo copiare troppo dagli altri. Ad ogni modo, non dimentichiamo mai di inserire la bibliografia, altrimenti il relatore non approverà la nostra tesi perché incompleta.
La giusta formattazione
Una volta inseriti tutti gli elementi strutturali di una tesi, come frontespizio, indice, prefazione, corpus centrale, conclusioni, ringraziamenti e bibliografia, si passa ad osservare le regole relative alla formattazione del testo. Questo elemento non può di certo mancare in una tesi, perché al momento di stamparla dovremo avere la giusta impaginazione di tutte le sezioni. La formattazione riguarda i bordi del foglio, l'interlinea e la dimensione dei caratteri. Solitamente lo schema relativo alla corretta formattazione di una tesi ci viene indicato dal relatore. Annotiamo tutte le regole e mettiamole in pratica fin dalle prime righe del nostro lavoro. Al termine della stesura controlleremo se la nostra tesi presenta errori a livello di spaziature, paragrafi, elenchi, note e quant'altro.
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Consigli
- Chiedere informazioni al relatore sugli elementi da inserire nel proprio elaborato.
- Revisionare la tesi una volta completata la stesura, prima di presentarla al relatore per la correzione.