Come usare lo sclerometro
Introduzione
Lo sclerometro è uno strumento di misura che consente di effettuare la misura della resistenza meccanica di calcestruzzo e talvolta di muratura. Tale strumento è uno strumento molto utilizzato in ambito costruttivo anche se fornisce dei risultati superficiali e che devono essere poi abbinati ad analisi più dettagliate per poter determinare dati certi e più approfonditi. È tuttavia largamente utilizzato per diversi fattori, tra i quali: facilità di utilizzo, facilità di trasporto (il che permette di utilizzare tale strumento sul sito), strumento non distruttivo (permette di effettuare delle misure senza arrecare danni al sistema sotto test). Nonostante la sua facilità di utilizzo bisogna comunque avere le conoscenze adeguate per far si che i dati letti corrispondano a valori di interesse fisico. Motivo per cui nei prossimi passi vedremo come usare uno sclerometro.
Occorrente
- Sclerometro
Conoscere il principio di funzionamento
Lo strumento è uno strumento molto piccolo e maneggevole. Anche se ci sono diversi tipi di sclerometro, tutti sfruttano lo stesso principio di funzionamento: all'interno di un cilindro metallico è presente una molla che funge da dinamometro, a seconda della compressione che riceve determina la forza applicatale. C'è inoltre un pistone che rimbalza contro il pezzo di calcestruzzo sotto test e ritorna indietro comprimendo la molla. Ciò fornisce un'idea della resistenza del materiale.
Tuttavia tale metodo come già accennato risulta poco affidabile in alcuni casi. In particolare bisogna tener conto dello stato in cui si trova il calcestruzzo di cui misurare la resistenza. Se tale calcestruzzo è stato esposto agli eventi atmosferici per diversi anni è probabile che lo strato più esterno abbia subito un processo di carbonatazione. Tale processo modifica le proprietà meccaniche del calcestruzzo superficiale facendolo apparire più resistente di quello che davvero è. Ciò provoca una sovrastima della sua resistenza.
Questo rappresenta un valido motivo per accompagnare le misure effettuate con sclerometro da misure ad ultrasuoni che, penetrando nel materiale, riescono a determinare con maggiore veridicità i dati ottenuti.
Pulire la superficie
La prova va effettuata quando la struttura è al rustico, cioè senza la presenze di finiture quali intonaci, pavimenti, ecc. Il primo passo da fare è quello di individuare le membrature (pilastri, travi, ecc.) oggetto della misure sclerometriche. Generalmente ogni serie di misurazioni è composta da 12 battute. Prima di ogni misurazione sulla membratura oggetto di verifica si deve effettuare la pulizia della superficie di indagine con una spazzola abrasiva a grana media in carburo di silicio per verificare il grado di carbonatazione della stessa tramite nebulizzazione di una soluzione di fenofteilina all?1% di alcool etilico.
Effettuare le misure
Successivamente si disegna sulla superficie da saggiare, con una matita, una griglia regolare costituita da 12 punti distanti 20 ÷ 50 mm (di norma 30 mm) tra loro. In corrispondenza di questi punti si devono eseguire le battute per segnare gli indici di rimbalzo I. Per ogni serie di misurazioni bisogna scartare i due valori maggiori e fare la media dei rimanenti 10. I risultati delle prove sono accettabili se l?80% degli indici di rimbalzo I differiscono da Im per meno di 6 unità. Dalla curva di correlazione relativa alla direzione dello sclerometro si trasforma Im in resistenza cubica Rm. Quando è noto il valore di progetto della resistenza Rck si può calcolare la resistenza media a compressione di progetto Rmp: Rmp = Rck +3, 5. Se Rm è uguale a Rmp il calcestruzzo utilizzato è compatibile con quello previsto per il progetto
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Consigli
- Effettuare delle prove a ultrasuoni permette di accertare con maggiore veridicità i dati ottenuti da una prima analisi con sclerometro