Il metodo più efficace per comprendere in che modo bisogna procedere alla ricerca di un lemma e, quindi, alla conseguente traduzione, è la spiegazione di tale procedimento dal punto di vista pratico. Se, ad esempio, in un brano da tradurre trovi il termine «bona», dopo aver capito che si tratta di un lemma declinato, dunque variabile, cercalo sul vocabolario, il quale ti confermerà che non si tratta di una categoria invariata. A questo punto, guidati dal vocabolario e dalla propria conoscenza in merito di declinazioni, sarà facile risalire al nominativo del lemma in questione. Se non sei ancora molto pratico di declinazioni, puoi procedere anche per esclusione. Puoi, dunque, ipotizzare che si tratti di un sostantivo della prima declinazione e, di conseguenza, cercare la voce «bona, ae». A questo punto sarà il vocabolario stesso che, non offrendoti alcun riscontro, ti consentirà di scartare l?ipotesi secondo la quale il lemma appartiene alla prima declinazione. Appurato ciò, ora puoi procedere alla seconda ipotesi, cioè che si tratti di un sostantivo neutro. A questo punto puoi provare a cercare il nominativo della seconda declinazione. Partendo sempre da «bona», ipotizza che sia un sostantivo maschile e cerca quindi l?opzione ?bonus». Anche in questo caso, però, non otterrai alcun riscontro. Prova adesso a ipotizzare che si tratti di un sostantivo neutro: partendo da «bona», elimina la desinenza «a» e aggiungi il suffisso del neutro, «um»; in questo modo otterrai il lemma «bonum». Dopo una rapida ricerca nel dizionario, sarà semplice constatare la veridicità di tale ipotesi. Il gioco è fatto. Se sei ancora alle prime armi con le traduzioni di frasi e versione latine, questi accorgimenti fanno al caso tuo. Tra l?altro, nella prima fase del tuo percorso di studi sarai facilitato dal fatto che studierai solamente la prima e la seconda declinazione, dunque la ricerca sarà ancora più ottimale.