Proseguiamo con altri quattro segni di punteggiatura che possiamo spesso ritrovare nei testi: il punto interrogativo, il punto esclamativo, le parentesi tonde e le virgolette. Il punto interrogativo si adopera alla fine di frasi interrogative, ma solo nel caso in cui sono dirette. Il punto esclamativo si usa sempre alla fine della frase, come nel caso del punto interrogativo, con la funzione di marcare notevolmente un concetto o di esprimere meraviglia. La raccomandazione è quella, tuttavia, quando si compone un testo, di non abusare sia di punti esclamativi che di punti interrogativi. Le parentesi tonde si inseriscono nella frase per indicare gli incisi. In questo caso possono sostituire le virgole, oppure essere sostituite da queste ultime. Le virgolette si distinguono in alte (" "), semplici (' ') o basse (>). Le alte e le basse possono essere intercambiabili e si utilizzano per indicare una citazione o per scrivere un discorso diretto; quelle semplici, invece, le possiamo trovare quando si vuole specificare il senso di una parola. Anche in questo caso, vale però il concetto già precedentemente espresso per punti esclamativi ed interrogativi: non è mai opportuno, da un punto di vista sintattico, abusare delle virgolette. Si appesantisce troppo il discorso e la lettura non risulterà più fluida.