Seguiamo la regola che dato un radicale di indice n, un fattore del radicando che compare con un esponente m=np (cioè multiplo di n) può essere trasportato, come fattore, fuori dal segno di radice, con esponente uguale a p, cioè al quoziente tra m e n. Se l?esponente del radicando è maggiore, ma non multiplo dell?indice di radice, il fattore che va fuori dal segno di radice avrà per esponente il quoziente della divisione tra l?esponente del fattore e l?indice della radice, mentre sotto il segno di radice figura lo stesso fattore elevato ad un esponente uguale al resto della divisone stessa. A questo punto, semplificando la regola possiamo affermare che, in ogni radicale, una potenza a base positiva, che compare come fattore del radicando con esponente maggiore o uguale dell'indice della radice, si può scomporre in due fattori, uno dei quali si può trasportare fuori dal segno di radice.