Come tradurre una versione di latino o greco
Introduzione
Tradurre una versione di latino o greco è un' impresa per molti studenti dei vari licei, complice il fatto di non avere studiato alle scuole medie queste materie adeguatamente, si ritrovano senza la preparazione necessaria. In ogni caso non essendo obbligatorio imparare queste materie, prima delle superiori, occorre avere una buona base di analisi logica per affrontare una traduzione.
Occorrente
- una versione
- un vocabolario
- un po' di volontà
Sia il titolo che l' eventuale didascalia possono dare un'approssimativo senso al testo che si sta per tradurre e fare capire l' argomento trattato. Alcune conoscenze sull'autore dell' opera inoltre aiutano ad inserirla nel suo contesto storico, specialmente se si tratta di letteratura. La prima cosa da fare è leggere attentamente tutta la versione, cercando di capire ciò che dobbiamo tradurre e la difficoltà. Dopo questa prima lettura, si può ricominciare a leggere, frase per frase, facendo una costruzione ed un'analisi, più dettagliate possibile.
Per analizzare un periodo, è necessario, riconoscere per prima cosa tutti i verbi, distinguendo poi quello della proposizione principale e quelli di eventuali subordinate. Per aiutarci nella traduzione è utile sottolineare il verbo. Quindi dopo avere riconosciuto la proposizione principale e le subordinate, si può determinare di che tipo siano, e poi, individuare il soggetto di ognuna, e gli altri complementi, stando ben attenti alle concordanze, senza lasciarsi confondere da desinenze simili.
I principianti è bene che si attengano alla traduzione letterale, mentre chi è più esperto può passare ad un italiano più fluente, avendo però cura di rispettare verbi e complementi. Sempre procedendo una frase alla volta, dopo aver fatto la costruzione del testo si può finalmente cominciare la traduzione. Importantissimo è sapere usare bene il vocabolario e leggere tutti i significati del termine da tradurre. Sempre nel dizionario inoltre si possono trovare le "frasi fatte", che altro non sono che costrutti latini o greci con un preciso significato, un modo di dire. La scelta delle parole tradotte nel dizionario deve essere molto accurata ed appropriata.
Inoltre l'aspetto è il biglietto da visita con cui prepariamo un professore alla correzione del nostro compito. Proprio per questo conviene che usare una grafia chiara e facile da capire, meglio sa priva di cancellature (per le quali è preferibile non usare il bianchetto). Curare anche i particolari, come non dimenticare di scrivere il nome (cosa che spesso nella fretta capita, per cui è meglio farlo all'inizio) o il titolo della versione. Ultimo consiglio è rileggere la traduzione e chiedersi se ha un senso e se è corretta, riguardando il testo e confrontandolo con il lavoro svolto.