Come tradurre i participi in greco
Introduzione
Studiare una lingua diversa da quella d'origine non è mai una cosa semplice: ogni lingua ha le sue regole, le sue parole, vocalizzi, accenti, ecc. Secondo le statistiche, una delle lingue più difficili al mondo è l'italiano: si tratta di una lingua complessa ed anche ricca di parole, accenti e quant'altro.
Tuttavia vi sono anche altre lingue che richiedono molto impegno per essere assimilate, ed alcune vengono definite anche lingue morte, dato il loro disuso. Di che lingue vi sto parlando? Ovviamente del latino e del greco: quest'ultimo è una lingua ancora in uso, anche se non tantissimo. Studiare il greco non è semplice ed è una cosa che sicuramente avrete fatto qualora abbiate frequentato un liceo classico. Se invece lo frequentate ancora, questa guida fa' al caso vostro, perché vi illustrerò una lezione molto particolare che sicuramente vi aiuterà ad affrontare momenti complessi e difficili nello studio di questa lingua.
Vedremo infatti come tradurre i participi in greco.
Occorrente
- Un libro di greco ed un dizionario
Le principali tipologie di participio
Qualora abbiate iniziato a studiare il greco da poco, ci sono delle nozioni di base che dovrete sapere, soprattutto sui participi: partite dal presupposto che essi sono davvero molto adoperati. Li troverete un po' ovunque, dunque è bene che impariate sia a riconoscerli che a tradurli. Per riconoscerli dovrete capire a quale delle quattro categorie esistenti appartengono: aoristo, perfetto, futuro e presente.
Il participio da solo esprime solamente la qualità dell'azione che si sta svolgendo, mentre se unita ad una proposizione pricipale (ad esempio: participio congiuntivo o genitivo assoluto), può indicare anche il rapporto di tempo tra il participio e la proposizione principale.
Prendiamo come primo esempio da tradurre il participio presente: per prima cosa dovrete capire se il participio che tradurrete è di tipo nominale o meno. Qualora lo sia potreste optare per due possibili traduzioni: o cercando un aggettivo in italiano che sia pari al participio greco, oppure cercando un sostantivo che corrisponda. Nel caso in cui il participio sia verbale, invece, dovrete tradurlo con un gerundio.
Il participio futuro
Come già detto precedentemente, saper capire a che categoria appartengono i participi è il primo passo per tradurli al meglio. Ma dovrete tener presente che il nominativo si applica anche nel caso del participio futuro. In tal caso potreste tradurlo nuovamente con un aggettivo o un sostantivo che corrisponda ma, a differenza del presente, dovrete sottolineare che l'azione sta per accadere. Dovrete tenere in considerazione parole come "stava/sta" oppure "in procinto di..." e così via.
Nel caso del participio perfetto, invece, dovrete tradurre sfruttando un participio passato passivo o sfruttando una subordinata relativa.
Il participio congiunto
Come avrete avuto modo di leggere fin qui, vi ho illustrato come tradurre il participio presente, quello futuro e quello perfetto.
Ve ne è ancora uno da imparare che vi tornerà sicuramente utile: il participio congiunto.
Questa tipologia di participio viene così chiamata perché viene sccordato con una qualsiasi delle proposizioni reggent, che possono essere il soggetto o il complemento.
La traduzione di questa forma di participio spesso coincide con la forma italiana del gerundio, sostituita in alcuni casi dalla proposizione subordinata, per motivi di comodità.
L'ultimo participio che dovrete imparare è il participio airosto: esso si riferisce al passato, dunque ad una cosa che è già avvenuta. In tal caso potreste adoperare un gerundio per la traduzione.
Con questa guida abbiamo cercato di darvi alcune informazioni basilari che vi aiuteranno a capire meglio come svolgere la traduzione dei participi, ma sarà compito della pratica e dello studio approfondito aiutarvi ad assimilare al meglio questi concetti.
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Consigli
- In caso di dubbi fatevi seguire da un professore esperto in greco.