Come superare un esame di filosofia del diritto
Introduzione
La filosofia del diritto ha il compito di fornire un'analisi filosofica generale del diritto e delle istituzioni giuridiche. I problemi nel settore vanno dalle questioni concettuali astratte sulla natura del diritto, all'ordinamento giuridico di questioni normative sul rapporto fra diritto e morale e giustificazione per vari istituti giuridici. Gli argomenti di filosofia del diritto tendono ad essere più astratti rispetto a quelli correlati alla filosofia politica ed etica applicata. Ad esempio, mentre il problema di come interpretare correttamente la Costituzione appartiene alla teoria democratica, l'analisi di interpretazione giuridica ricade sotto il titolo di filosofia del diritto. A tal proposito, nella guida che segue, vi sarà spiegato come superare brillantemente un esame di filosofia del diritto.
Occorrente
- Concentrazione
- Testi
Lettura del manuale
Quando si comincia a leggere un testo che utilizza un linguaggio filosofico, ovvero infarcito di citazioni di filosofi di difficile decodificazione, se nelle prime frasi di lettura non è del tutto chiaro il significato del testo, è necessario perseverare nella lettura stessa: soltanto così sarà possibile verificare come le cose diventeranno più chiare, poiché la mente inizierà ad abituarsi mano a mano a quel tipo di linguaggio e tutto sarà improvvisamente più nitido.
Rielaborazione del testo
Sintetizzare i concetti appresi utilizzando un linguaggio proprio. Dopo aver terminato la prima lettura, ed aver così acquisito una visione completa dei contenuti del testo, sarà necessario rielaborare con un linguaggio a sé familiare tutti i concetti finora appresi, al fine di facilitare il processo di memorizzazione e di comprensione. Per effettuare questa rielaborazione, è consigliabile procedere attraverso dei semplici riassunti, oppure attraverso delle mappe concettuali.
Ripetizione orale
L'ultima fase è sicuramente quella più critica e dispendiosa dal punto di vista energetico, in quanto richiede maggior tempo e soprattutto uno sforzo mentale non indifferente per memorizzare e fissare nella mente tutti i concetti studiati ed appresi. Il consiglio è quello di leggere tutto ciò che è stato elaborato con i riassunti o con le mappe concettuali, interrompendo ad ogni capitolo questa lettura per iniziare la fase di ripetizione orale. Questo passaggio servirà per assimilare in maniera ottimale il linguaggio tecnico, indispensabile per poter sostenere un esame senza troppe difficoltà, sia scritto che orale. Buono studio.
Filosofia e scienza del diritto
Il diritto può essere oggetto di studio tanto da parte della filosofia del diritto, quanto della scienza del diritto. Per comprendere il diverso modo di studiare il diritto di queste due discipline è necessario tenere conto, anche in via molto generale, delle caratteristiche dell?una e dell?altra, delle loro diversità strutturali e metodologiche. La filosofia si interroga sul ?perché? della realtà: è un sapere che indaga mediante la ragione la possibilità di una comprensione del senso e di una giustificazione ultima della realtà. La domanda filosofica preliminare ad ogni riflessione è la seguente: perché c?è l?essere anziché il nulla? Una domanda radicale che richiede una risposta altrettanto radicale. Il sapere filosofico non si ferma alla rilevazione fattuale di come è la realtà, ma riflette sulla conoscibilità del senso dei fatti ?oltre? i fatti. La scienza, più precisamente, la scienza sperimentale moderna, descrive ?come? è la realtà: osserva i fatti o eventi, formula ipotesi, le verifica empiricamente. Lo scienziato osserva la realtà, cerca di spiegarla e verifica sperimentalmente la verità o falsità dell?ipotesi formulata. Il metodo scientifico, in questo senso, è quantitativo: misura l?estensione nello spazio e calcola il movimento nel tempo dei corpi e degli enti. Estensione e movimento sono i parametri di riferimento necessari e sufficienti per la conoscenza empirica del reale. Entrambe le discipline utilizzano la razionalità come metodo: ma fare filosofia significa usare la razionalità in modo diverso rispetto alla scienza. La razionalità scientifica è empirica e descrittiva, funzionale allo studio delle parti e dei settori che compongono la realtà. La razionalità filosofica è anche riflessiva, esplicativa e giustificativa, con l?obiettivo di riflettere, spiegare, giustificare ossia ?rendere ragione? del reale. In questo senso la filosofia non pretende una conoscenza totale quantitativamente (ossia studiare la somma di tutte le parti o settori che compongono la realtà), ma si pone dal punto di vista della totalità per una spiegazione unitaria in senso qualitativo (o del senso del ?tutto?). La scienza tende alla frammentazione specialistica; la filosofia allo sguardo globale sul senso complessivo. Queste diversità di indagine e di metodo si riversano nel mondo del diritto, quando questo diventa l?oggetto di studio della filosofia del diritto o della scienza del diritto.
Consigli
- Per effettuare la rielaborazione, è consigliabile procedere attraverso dei semplici riassunti, oppure attraverso delle mappe concettuali.