Introduzione
Il testo regolativo è un tipo di testo molto comune e diffuso ma che non tutti sono in grado di scrivere nel migliore dei modi. Esistono differenti tipi di testi regolativi di cui facciamo abitualmente uso: basti pensare a leggi o norme che regolano i comportamenti in un determinato contesto, ai passi da seguire per cucinare un piatto o ai vari manuali di istruzioni. Vediamo allora come si scrive in modo efficace un buon testo regolativo.
Occorrente
- Foglio
- Penna
Ricerca e organizzazione delle informazioni
La stesura di un testo regolativo non richieda una notevole capacità di scrittura, poiché solitamente si tratta di testi alquanto schematici. Ciò che è rilevante è, tuttavia, la capacità di esprimersi correttamente in italiano al fine di fornire tutte le informazioni utili al lettore. Occorre, pertanto, avere a disposizione le informazioni necessarie e organizzarle in una scaletta da seguire passo passo secondo una successione logica e cronologica appropriata ai contenuti, al destinatario e all'obiettivo del messaggio.
Descrizione della stesura del testo regolativo
Una volta acquisite tutte le conoscenze e informazioni utili, è necessario formulare le istruzioni individuando dei punti: questa indicazione vale sia nel caso di una ricetta culinaria (dove si indicheranno in modo schematico gli ingredienti e i passaggi utili per la preparazione di una pietanza), sia per la stesura di un regolamento (in cui indicare cosa fare e non fare in un certo contesto). Il linguaggio da utilizzare deve essere chiaro e sintetico, avendo cura di formulare frasi brevi ma esaustiva, con una terminologia specifica e appropriata. Il lettore dovrebbe, infatti, essere subito in grado di comprendere ciò di cui si parla e seguire le indicazioni fornite. Nel testo regolativo può essere importante fornire anche dei riferimenti spaziali e temporali e rivolgersi ad un ipotetico e generico lettore, utilizzando il voi. Anche la grafica può essere curata in modo da evidenziare (ad esempio in grassetto) le indicazioni da seguire più attentamente e le informazioni più rilevanti.
Esempio di testo regolativo
Proviamo con un esempio a dare istruzioni su come si scrive un testo regolativo dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie.
1) Utilizzate frasi brevi e semplici.
2) Suddividete il testo in passi.
3) Date una sola istruzione in ogni passo.
4) Disponete le istruzioni in ordine di tempo (la prima azione che si deve compiere deve essere al primo posto nell'elenco. Al secondo posto la seconda e così via).
5) Corredate un passo con una breve nota esplicativa se temete di essere fraintesi o di essere stati poco chiari.
Analizzate ora il testo dato come esempio di come si scrive un testo regolativo:
1) Ogni frase inizia con un verbo al tempo imperativo presente, seconda persona plurale.
2) Ogni frase/passo è preceduta da un numero progressivo.
3) L' istruzione numero quattro è accompagnata da un chiarimento.
Considerazioni e note finali
Chiediamoci ora se le istruzioni date nel paragrafo dal titolo " Esempio di testo regolativo" di questo intero articolo sono le uniche scelte possibili per produrre un testo regolativo.
La risposta è no. Laddove si è ricorsi a una nota esplicativa (istruzione numero 4) è possibile un'altra formulazione. Invece che dire sinteticamente "Disponete le istruzioni in ordine di tempo" e spiegare poi cosa si intende, l'istruzione 4 potrebbe essere resa così:
4) Mettete al primo posto dell'elenco delle azioni la prima che dovete fare.
5) Mettete al secondo posto la seconda, al terzo la terza e così via.
Scegliere quest'ultima soluzione, invece che la prima dipende dal tipo di pubblico cui vi state rivolgendo. Per spiegare ad un bambino un nuovo gioco, ad esempio, è probabilmente migliore l'indicazione data in queste note finali.
Anche la scelta dei tempi grammaticali da usare non è così rigida. L'imperativo alla seconda plurale può essere sostituito con una seconda singolare o una prima plurale. "Date, dai, diamo" sono scelte da compiere a seconda del rapporto che volete creare con il vostro lettore: impersonale con "date", più diretto a un singolo individuo con "dai", più empatico e esortativo con "diamo".