Come scrivere il proprio nome in Arabo
Introduzione
La scrittura araba è sicuramente fra le più affascinanti ed eleganti al mondo, purtroppo però è anche molto difficile da imparare o almeno, questa è ciò che pensa il 90% della popolazione occidentale, oggi vi dimostrerò quanto vi sbagliate! Infatti, una volta assimilati alcuni concetti basilari della pronuncia e della scrittura, preso confidenza con i caratteri dell'alfabeto Arabo, scoprirete che scrivere il vostro nome utilizzando questi simboli, in realtà, è più semplice di quanto possiate immaginare. Ecco dunque come scrivere il proprio nome in arabo attraverso pochi e semplici passaggi, in cui saranno illustrati utili consigli in merito per poter iniziare.
Occorrente
- Computer
- Fogli
- Penne
Tabelle grafiche
Scrivere il proprio nome in arabo non è poi così difficile, seguendo i suggerimenti di questa guida e avendo un po' di pazienza potrete esercitarvi più volte e provare a scrivere il vostro nome. In men che non si dica riuscirete a farlo senza grosse difficoltà e inizierete a padroneggiare la scrittura araba. Per prima cosa munitevi di una tabella che riporti tutte le lettere arabe e tutte le loro rappresentazioni grafiche. Noterete, infatti, che a differenza dell'italiano, nella scrittura araba ogni lettera ha quattro rappresentazioni grafiche diverse: isolata, iniziale, finale, centrale (in mezzo alla parola). Come in tutte le lingue vi sono delle eccezioni, in quanto alcune lettere, si dice "non leghino" a destra o a sinistra, ovvero con la lettera che le precede o con quella che segue. È proprio questo il motivo per cui talvolta un'unica parola araba, appare agli occhi di chi non conosce la lingua e l'alfabeto come più parole distinte l'una dall'altra.
Lettura del nome
Se state cercando il modo corretto di scrivere il vostro nome in arabo per un tatuaggio o hai bisogno di essere sicuro che sia assolutamente preciso, allora dovreste prendere in considerazione una traduzione professionale del nome. La scrittura araba, a differenza di quella occidentale va letta da destra verso sinistra. La prima lettera dell'alfabeto arabo è la " Alif ", corrispondente al nostro suono "a", l'ultima è la cosiddetta "hamza", corrispondente ad un "glottal stop", ovvero un simbolo che sta ad indicare una consonante tronca, priva di vocale, che nel parlato si traduce con un blocco dell'emissione di aria brevissimo, prima di pronunciare la lettera successiva. In italiano questo avviene quando, per esempio diciamo "Ha avuto", in cui l'apostrofo indica appunto la presenza del blocco sopracitato. In arabo le vocali brevi di solito non sono scritte. Quindi un breve suono "e" come nella parola "wet" non verrebbe scritto, risultando in "wt". Tuttavia, nei nomi stranieri le vocali brevi sono spesso trasformate in lunghe vocali che fanno parte dell'alfabeto arabo. Questo è fatto in modo che sia più facile riconoscere le parole come nomi. Ad esempio: il nome "Angela" verrebbe scritto in arabo in questo modo: ??????
Questo è pronunciato "anjeelaa".
Vocali brevi e vocali lunghe
Da questo punto di vista è importante ricordare che in arabo esistono vocali brevi e vocali lunghe, le quali possono stravolgere completamente il significato di una parola, fenomeno che nell'italiano non si verifica, in quanto la pronuncia della singole lettere non ha valore semantico. Di seguito troverete gli esempi più comuni di queste diversità e consigli su come tradurle :
"c" presente in Alice, calcio-->suono "t" seguito da suono " sc "---->??;
"g" presente in Giulia, Foggia --> suono "j", tipico del francese, es: "Jean"----> ?;
"v" in arabo non esiste ---> suono "f", diverso ma simile--->?
"z" sorda presente in Lorenzo-->suono "t" seguito da suono "z" dolce-->? ? ;
"e" inesistente in arabo-->suono "i"---> che verrà trascritto come un trattino obliquo al di sotto della consonante che la precede se la vocale è corta, oppure con la lettera " Ya " se ci troviamo di fronte ad una vocale lunga --->? ;
"o" inesistente in arabo--->suono "u"-> che si tradurrà con un simbolo identico alla F araba sopracitata solo posto in piccolo, al di sopra della consonante che la precede, oppure, nel caso di "u" lunga con la lettera "waw"--->?;
"p" inesistente in arabo------> suono "b" ------>? ;
"qu" presente in Acquaviva---->suono "K" seguito da "u"--->?? .
Scrittura del nome
Ora potete iniziare a scrivere i suoni del vostro nome da tradurre, ricordate: fate attenzione a trascrivere i suoni del nome, non le lettere, in "Giulia" ci sono sei lettere, ma solo cinque suoni, in quanto la prima "i" non viene pronunciata, dunque non va trascritta. Una volta individuati i suoni scriveteli sul foglio separatamente, per esempio, nel trasporre il nome G-U-L-I-A A-Q-U-A-V-I-V-A non terremo conto né della prima "i" né della "c" di Acquaviva, in quanto esse non vengono pronunciate ma solo scritte.
Nomi equivalenti
Per alcuni nomi occidentali ci sono equivalenti arabi. Questo è particolarmente vero per i nomi con uno sfondo biblico, come David o Abraham, che diventano Dawood e Ibraheem. In questo caso si possono utilizzare gli equivalenti arabi o con la traduzione diretta del suono ("Daafeed" e "Abrahaam"). Esistono spesso diverse traduzioni arabe accettabili per un singolo nome. Questo può dipendere dal gusto o dalla semplice convenzione. Di solito, è una scommessa sicura usare il nome che viene utilizzato più frequentemente. Un modo per scoprire quale traduzione è più popolare è mettere le alternative in un motore di ricerca e confrontare il numero di risultati restituiti. Grazie alla tecnologia, infatti è possible tradurre tutti i nomi in tutte le lingue universali, non avendo più problemi, sia di tempo che di comprensione.
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Consigli
- Si consiglia di essere cauti, poiché alcune traduzioni di nomi sono anche parole in arabo o in persiano, che potrebbero distorcere i risultati di ricerca online