Cosa succede invece se l'esponente negativo è egli stesso una frazione? Niente di più facile. Innanzitutto ricordiamo cosa succede con un esponente positivo di questo tipo: b^(n/m) equivale alla radice m-esima di m elevato ad n; un esempio numerico potrebbe essere 2^(3/2) = ?(2^3), ovvero la radice quadrata di 2 elevato al cubo. Il calcolo diventa, così, immediato: 2^3 = 8, la radice quadrata di 8 risulta essere 2,828. Nel caso di esponente negativo il ragionamento è lo stesso, con gli elementi invertiti. B^(-(n/m)) = 1/(b^(n/m), ovvero il risultato trovato con esponente positivo, ma in questo caso spostato al denominatore. Sarà 1/2,828 = 0,3536.