Come realizzare un semplice schema sui composti organici
Introduzione
Nella guida che seguirà andremo a concentrarci sui composti organici. Infatti, come indicato nel titolo della guida, andremo a spiegarvi in pochi passi Come realizzare un semplice schema sui composti organici.
I composti organici possono risultare difficili da comprendere. In questa guida ti spiego come distinguere i vari composti, per poi realizzare uno schema semplice e comprensibile.
La differenza tra idrocarburi e composti formati da radicali+gruppo funzionale.
Al centro dello schema scrivi "composti organici", i quali hanno al loro interno atomi di carbonio. Il carbonio ha quattro elettroni di valenza e può formare un massimo di quattro legami semplici. La distinzione comincia partendo dagli idrocarburi e i composti che sono formati da radicali+gruppo funzionale. Per la precisione, possiamo definire radicali qui composti nel quale è presente un elettrone spaiato, e quindi legato a un gruppo funzionale.
Gli idrocarburi.
Gli Idrocarburi. Sono formati da atomi di idrogeno (H) legati ad atomi di carbonio (C), in diversi modi.
Dividi lo schema in due ramificazioni: la prima sono gli idrocarburi alifatici, saturi (alcani) o insaturi (tutti gli altri). Quando hanno 4 legami semplici covalenti sono chiamati alcani. Quando hanno un doppio legame sono chiamati alcheni. Quando hanno due doppi legami dieni e più di due polieni. Per quanto riguarda gli alchini, invece, essi hanno un legame triplo. Spostandoci nella seconda ramificazione, invece, scopriamo quelli che sono definiti come idrocarburi aromatici. La loro struttura è ad anello, e proprio questa caratteristica dona un'ottima stabilità. Un elettrone viene condiviso dagli atomi di carbonio presenti nella struttura ad anello. Se essi sono composti da più anelli aromatici, vengono classificati come policiclici.
Radicali + gruppo funzionale.
Ora possiamo dedicarci ai radicali+gruppo funzionale. Esistono, come distinzione, quelli più semplici, che sono definiti come idrocarburi alogenati, che sono formati da un radicale che è associato con un atomo di alogeno. Poi ne esistono degli altri, più complessi, che vediamo ora in sequenza sparsa:
eteri, due radicali con al centro gruppo funzionale O;
aldeidi, radicale più gruppo funzionale COH; chetoni, due radicali più gruppo funzionale CO;
ammidi, radicale più gruppo funzionale CONH2;
acidi carbossilici, radicale più gruppo funzionale COOH;
esteri, due radicali con al centro gruppo funzionale COO;
ammine, radicale più gruppo funzionale NH2;
fenoli, radicale costituito da anello aromatico più gruppo funzionale OH;
alcoli, radicale più gruppo funzionale OH;.
La struttura dello schema.
Aggiungi la rappresentazione grafica dei gruppi funzionali e delle varie strutture dei composti organici. Per fare un buon schema devi mescolare insieme ordine e creatività, poiché uno schema comprensibile e ordinato, ma allo stesso tempo colorato e bello a vedersi è l'ideale per ricordarsi meglio i suoi contenuti.
Concludo questa guida suggerendovi degli ulteriori approfondimenti, che vi portino a comprendere meglio tutti i legami e funzionamenti che ci sono dietro ciò che abbiamo sviluppato all'interno di questi quattro passi. Eccovi un ottimo link d'approfondimento: https://it.wikipedia.org/wiki/Composto_organico.