Il primo consiglio per migliorare il proprio metodo di studio è sicuramente quello di organizzare delle "mappe concettuali". Queste mappe si basano su una visione del cervello "a ragnatela", in cui le informazioni sono legate le une con le altre attraverso vari fili, che rappresentano dei "collegamenti di significato". Ad esempio: un nome di persona o una data storica può essere associata a una regione geografica e a un determinato evento, in modo che questo collegamento, una volta letto sulla mappa, aiuti il nostro cervello a creare la giusta associazione per poter esporre il contenuto del testo studiato. Per questo motivo, le mappe concettuali risultano di vitale importanza anche durante la ripetizione, perché ci consentono di legare e memorizzare al meglio i vari concetti, rendendo più produttivo lo studio e preservando il nostro cervello da sforzi faticosi e inefficienti per ricordare le informazioni. La prima regola per migliorare il proprio metodo di studio, infatti, deve essere proprio questa: ottenere il massimo risultato (la memorizzazione a lungo termine dei concetti studiati) con il minor dispendio possibile di tempo ed energie.