Come organizzare un'uscita didattica
Introduzione
Pianificare una gita è sempre un'attività molto stimolante per gli studenti poiché permette loro di imparare, osservare ed apprendere una grande quantità di nozioni nuove, così come di mettere in pratica ciò che si è studiato teoricamente durante l'anno scolastico. Questa attività richiede una grande responsabilità da parte degli insegnanti, i quali dovranno sincerarsi che tale processo conoscitivo avvenga anche attraverso la tutele dell'incolumità dei propri studenti. Nei passi successivi, vedremo come organizzare un'uscita didattica nel migliore dei modi, onde evitare possibili ed indesiderati imprevisti. Vediamo come occorre procedere.
Occorrente
- Testo di geografia
- Tesina sulle particolarità del luogo da visitare
Stilare un itinerario
Come prima cosa, gli insegnati incaricati dovranno preparare il percorso e una vera e propria "lista" di cose da fare, così da poter sempre avere l'idea di quale obiettivo si vuole raggiungere. Per realizzare questa procedura si può chiedere l'aiuto o il consulto di altri docenti che magari hanno già avuto esperienze simili nel corso degli anni, oppure si può effettuare un "brainstorming" con gli studenti stessi, per indagare quali siano i loro interessi e le loro più grandi curiosità. Dopodiché, bisognerebbe raccogliere tutta la mole di idee prodotte ed effettuare una cernita, per stabilire le tipologie di attività da poter mettere in atto, sia rispetto alla didattica, sia riguardo alla sicurezza dei ragazzi e all'effettiva realizzabilità del progetto.
Assegnare i compiti
Stabilita, all'unanimità, la meta prescelta, si può procedere all'assegnazione dei compiti: ognuno dei ragazzi (o gruppo di lavoro) dovrà trovare delle informazioni, particolarità e caratteristiche salienti sul luogo da visitare. Ad esempio, se l'uscita didattica riguarda lo studio delle tipologie di fauna all'interno di un bosco, si richiederà agli studenti di effettuare ricerche sugli animali che si potrebbero incontrare, sul clima, oppure sui fattori che hanno determinato storicamente l'insorgenza di quella distesa boschiva. Ancora si potrebbe anche indagare la geografia del territorio, i paesi limitrofi, l'aspetto culturale e qualsiasi altra "indagine" l'insegnate ritenga potenzialmente utile come approfondimento. La raccolta delle informazioni può avvenire anche attraverso la discussione in classe, tramite l'ausilio di un cartellone; è comunque essenziale che ogni sfumatura di rilievo venga posta all'attenzione del docente e di tutti i compagni.
Stabilire delle regole con i ragazzi
Poi ci dovrà concentrare sulla parte meramente organizzativa, stabilendo con attenzione gli orari di uscita e rientro a scuola e consegnando ai genitori le relative autorizzazioni necessarie per adempiere alle finalità assicurative previste dall'istituto. Anche se i ragazzi sono maggiorenni, è comunque buona norma informare la famiglia riguardo ai particolari dell'escursione, affinché sia sempre informata su ciò che accade dentro e fuori le mura della scuola. Un altro elemento essenziale da non sottovalutare è la condivisione di alcune regole da rispettare durante la gita. Stabilire le regole insieme ai ragazzi, infatti, li aiuterà ad interiorizzare le norme derivanti dall'appartenenza ad un gruppo sociale quale è la "classe". Una volta realizzato quanto sopra, l'insegnate, o gli insegnanti a seconda del numero di studenti, daranno avvio alla gita che, per mete di particolare interesse, potrebbe durare anche qualche giorno e svolgersi tanto in Italia quanto in località europee di particolare interesse storico, naturalistico, culturale.
Nominare un capoclasse
Come già accennato nel corso di questa guida, un'uscita didattica deve per forza di cose anche passare attraverso una specifica e precisa responsabilizzazione di ciascuno studente. A tal proposito, può essere importante che ogni insegnante promuova uno studente a suo più stretto collaboratore, durante una gita scolastica di tipo didattico. Sarà questo studente che, dunque, dovrà aiutare e coadiuvare da vicino l'attività del docente, rappresentando quasi una sorta di "trait d'union" tra questo e il resto della classe. Il ragazzo o la ragazza più adatti per assolvere a questo delicato compito di raccordo, dovranno essere scelti in base a loro precise caratteristiche di maturità e comportamento. La scelta dovrà dunque ricadere su uno studente maturo, autorevole e che disponga di una buona ascendente nei confronti dei compagni, in modo che possa indirizzare tutti loro ad assumere, durante l'uscita didattica, un comportamento all'insegna della civiltà e del rispetto.
Consigli
- Organizzate bene l'uscita in base all'età e agli interessi degli allievi