Come motivare alunni difficili
Introduzione
Il ruolo dell'insegnante, tante volte sottovalutato, è di fondamentale importanza per la crescita non solo degli alunni di oggi ma anche degli adulti e cittadini di domani. Svolgere questa professione richiede tanta passione, impegno ma anche molta pazienza. Il docente che colpisce nel segno è colui che esercita influenza positiva sui suoi alunni, catturando la loro attenzione, coinvolgendoli nella didattica senza dimenticare le necessità di ognuno. I ragazzi hanno caratteri diversi, talvolta irruenti o aggressivi e guidare un'intera classe può risultare stressante. Può capitare che alcuni alunni, inoltre, alla mala condotta accompagnano un cattivo rendimento. Motivare degli alunni difficili è una sfida ardua ma non impossibile. I tempi non sono più gli stessi, rispetto ad un decennio fa, e gli strumenti a nostra disposizione per venire in soccorso degli alunni difficili sono sempre più numerosi. Ma come motivarli? Qui di seguito elencheremo qualche consiglio.
Occorrente
- preparazione riguardo i profili comportamenti dei ragazzi
- creatività
Ascoltare
La prima cosa da fare è cercare di capire cos'è che rende difficile accompagnare il ragazzo nel suo percorso scolastico. Non vi soffermate sulle apparenze. Cercate di comprende se le difficoltà sono legate all'apprendimento o alla sfera relazionale e comunicativa del ragazzo. Ascoltatelo, non solo in senso strettamente dialettico. Soffermatevi ad osservare i suoi atteggiamenti, cosa lo fa arrabbiare, perché si distrae e cosa davvero gli interessa. In questa fase vi consigliamo di cercare di comprendere quale sia il punto forte del vostro ragazzo. Predilige le attività pratiche? O preferisce ragionamento e deduzione? Conoscendo le leve motivazionali del vostro ragazzo sarete in grado di ingaggiarlo più consapevolmente a prescindere dalla materia che state insegnando.
Stupire
I ragazzi di oggi hanno interiorizzato un'assenza di fiducia nelle istituzioni scolastiche e ancor più nella figura del docente. Si aspettano di vivere giornate scolastiche all'insegna della noia e dell'oblio. Per attirare l'attenzione degli alunni più svogliati e reticenti ti consigliamo di impostare la tua lezione nel modo più attivo possibile. Non startene seduto in cattedra, muoviti per la classe e non dimenticare di coinvolgerlo con domande o esercizi, privi di giudizio, affinché lui possa fare esperienza positiva di ricerca, di tentativi e di messa in gioco delle proprie capacità.
A volte una buona strategia è quella di affidare compiti specifici al ragazzo più movimentato, qualcosa che lo faccia sentire non solo responsabile ma anche meritevole.
Individuare punti forti
Per motivare gli alunni difficili bisogna adottare una tattica completamente diversa. La miglior mossa è il dialogo. Mai perdere la pazienza con minacce o con note sul registro di classe. La situazione potrebbe degenerare pericolosamente e gli animi inasprirsi. L'insegnante dovrà osservare il comportamento degli alunni difficili. Vanno individuati i punti deboli e sfruttati a proprio favore. Gli studenti con problematiche varie non vanno isolati né emarginati. A volte questi soggetti difficili, cercano solamente attenzioni. Quindi spingerli ad integrarsi alla piccola comunità. Renderli partecipi e collaborativi. Motivare gli studenti e non sollevare differenze.
Tuttavia, se il vostro alunno manca totalmente di buona educazione e non riesce a rispettare le regole, è necessario intervenire con alcuni gesti forti. Questi possono essere: uscire dall'aula, motivando sempre la vostra scelta al ragazzo. Ad esempio, se sta infastidendo la lezione o i compagni sarà opportuno allontanarlo dal gruppo classe, dopo averlo ripreso almeno tre volte, facendogli notare come il suo atteggiamento ricada negativamente sul destino di tutti i compagni. In questo modo anche gli altri ragazzi saranno spronati a comunicare con lui in maniera costruttiva e a portare alla luce i comportamenti che li inibiscono.
Integrare
Se credete, invece, che il problema del vostro alunno sia legato all'apprendimento - per esempio deficit d'attenzione, iperattività, DSA, e così via - vi consigliamo di adeguare le vostre lezioni anche alle sue necessità. In alcuni casi basta coinvolgerlo direttamente nella lettura in classe, fare qualche esercizio di respirazione, accompagnarlo passo passo negli esercizi. In altri casi invece è consigliabile richiedere l'aiuto di un insegnante di sostegno. È pur vero che in una classe numerosa non è facile adeguare la lezione alle necessità di tutti, ma non dimenticare di non essere sola. La classe è composta di tanti altri ragazzi, individua l'alunno che credi essere più appropriato per supportare l'alunno difficile e proponigli di cambiare banco. Sarà il tuo alleato e potrà aiutare il ragazzo con difficoltà durante le esercitazioni. Questo permetterà al primo di sentirsi utile e mettere in pratica competenze e conoscenze e al secondo di avere un supporto che viene dal suo "stesso livello", evitando continue umiliazioni.
Divertire
I ragazzi più irruenti, nella maggior parte dei casi, hanno una quantità di energia inespressa che li logora. Quel che un bravo insegnante dovrebbe fare è cercare di capire quale possa essere un'attività da proporgli, da proporre anche all'intera classe, di tanto in tanto, nella quale lui/lei possa dar sfogo a tutta l'energia compressa. Spostate più spesso i banchi, portateli fuori in giardino e coinvolgeteli in attività performative, giochi di squadra, esercizi di scrittura creativa. Questi preziosi momenti non solo aiuteranno loro a esprimere quel che tengono rinchiuso dentro ma anche voi, i ragazzi saranno più "scarichi" e voi, di conseguenza, meno oberati di stimoli da affrontare durante le lezioni.
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Consigli
- Non incutere terrore in classe, ma invogliare i ragazzi anche quelli più difficili alla partecipazione. Promuovere delle lezioni interattive per interessare gli alunni alle lezioni e spingerli all'apprendimento ma divertendosi
- Imparare è, anche e sopratutto, giocare! Non dimenticarlo!