Le lenti, elementi base di strumenti ottici quali il microscopio e il cannocchiale, o di strumenti atti a potenziare le capacità visive dell'organo della vista, l'occhio, sono costituite da materiali trasparenti (vetro o plastica) e delimitate da superfici sferiche in grado di rifrangere la luce. Se negli specchi le immagini si costruiscono con le leggi della riflessione, nelle lenti si costruiscono sfruttando le leggi della rifrazione. I raggi luminosi, passando attraverso le superfici che costituiscono le lenti, vengono rifratti e danno luogo a immagini reali o virtuali, ingrandite o rimpicciolite, diritte o capovolte a seconda del tipo di lente e della distanza tra la lente e l'oggetto. La finalità di questa prova di laboratorio consiste nel misurare la distanza focale di una lente convergente di cui non siano note le caratteristiche. Dovendo dare una definizione teorica di distanza focale, essa si può definire, facendo riferimento all'asse ottico (che è la retta che congiunge i centri di curvatura delle due facce della lente), come il punto di esso in cui vanno a concentrarsi i raggi che giungono paralleli all'asse: ciò è determinato dalla rifrazione della luce attraverso la lente considerata. Vediamo quindi come procedere.