Come migliorare la scrittura in corsivo
Introduzione
In un mondo sempre più tecnologico, l'immagine degli scolari chini sui fogli che trascrivono il dettato della maestra sembra un'idea appartenete a tempi andati, o, quanto meno, è destinata a diventarlo nel futuro prossimo.
Il fascino della sfera d'inchiostro che solca la ruvidezza della carta è insostituibile e, come il colore dei capelli, la scrittura è un tratto distintivo: esprime, infatti, un pezzetto di personalità, come la creatività, l'indipendenza o l'insicurezza.
Sempre più ragazzi trovano difficoltà a produrre una buona grafia corsiva: a volte gli insegnanti sono costretti ad una vera e propria opera di decodifica di geroglifici.
Niente paura, esistono delle semplici ed efficaci regole per migliorare la propria scrittura in corsivo.
Occorrente
- Quaderni e penne
Postura
Per affinare qualsiasi pratica servono tempo ed esercizio. Se si adotta una corretta postura, con la zona lombare poggiata sullo schienale ed il collo perpendicolare alle spalle, si percepirà meno la stanchezza, che spesso è dovuta ad una contrazione dei muscoli causata dal troppo tempo passato con una cattiva postura.
Un leggio può aiutare ad assecondare la postura fisiologica del collo, senza costringerlo per troppo tempo ad angolazioni innaturali e faticose.
Impugnare adeguatamente la propria biro fa la differenza fra un tratto ordinato ed uno confusionario: l'erede della piuma non è né una zappa né un pennello, pertanto, va afferrata con decisione e delicatezza, un'estremità fra l'indice ed il medio e l'altra adagiata all'interno del pollice; l'anulare ed il mignolo devono rimanere liberi e rilassati.
La scrittura è un operazione che coinvolge, oltre al cervello, vari muscoli dell'avambraccio, del braccio e della spalla: chi sfrutta un ampio ventaglio di movimenti per far danzare la penna, possiede una grafia migliore di chi lavora solo ed esclusivamente con il polso o con le dita.
Materiali
A caccia senza fucile? No, grazie. Esiste una penna per ogni esigenza.
Nella fase di apprendimento, i caratteri tondeggianti e piccoli del corsivo causano incertezze nel tratto della mano.
Questo è il momento in cui le penne cancellabili diventano le migliori alleate degli scolari; con una semplice spazzata di gomma si può, infatti, rimediare a qualsiasi pasticcio, preservando l'ordine sulla pagina ed evitando gli sprechi inutili di carta.
Al momento giusto è possibile optare per le classiche penne a sfera o a gel, la cui maggiore scorrevolezza permette una scrittura fluida, rapida e dai colori nitidi, ma occhio alla sbavature!
Selezionare la qualità della carta su cui scrivere è molto importante, adoperare quaderni 80 g permette maggiore assorbimento dell'inchiostro e conferisce resistenza alle singole pagine: questi fogli sono perfetti per chi vuole migliorare la propria calligrafia.
Alcuni preferiscono pagine più leggere, dove il tratto risulta meno marcato.
Attraverso l'esperienza si imparerà quale qualità soddisfa al meglio le proprie esigenze.
Già da diversi anni, i più green possono acquistare quaderni, bloc notes e carnet di fogli eco-sostenibili, fatti di carta riciclata.
Le righe dell'impaginazione forniscono supporto allo sviluppo della scrittura, ne esistono di tre tipi: I quaderni di 1° - 2° elementare: possiedono margini ai lati e righe orizzontali particolarmente distanziate.
I quaderni di 3° elementare: possiedono margini laterali ai lati e righe orizzontali meno distanziate e più strette.
I quaderni di 4°-5° elementare: alcuni di essi possiedono i margini laterali mentre altri no, presentano righe orizzontali equidistante e larghe.
Esercizio a mano libera
Il corsivo manifesta presenta due ostacoli grafici: la presenza di grafemi complessi e l'unione fra le lettere della stessa parola, a differenza dello stampato che si scrive staccato.
Per risolvere i problemi aiuta esercitarsi nel tracciare linee dritte di forma e misura diversa, ripetere dunque l'esercizio con forme geometriche più complesse come cerchi, quadrati e così via.
Far lavorare la fantasia in questa fase è fondamentale: disegnando il filo intrecciato di un telefono, ad esempio, si riproduce una fila di "e" in corsivo minuscolo.
In libreria o in rete sono disponibili schede di esercizi ed e-book appositi contenenti ottime esercitazioni per tutte le esigenze.
L'unione di consonanti e vocali rende difficile distinguere i diversi caratteri nelle scritture disordinate, per questo è fondamentale l'armonia fra le lettere.
Alcuni trucchi consistono nel ricordarsi di disegnare il cappellino della "o", per evitare una fastidiosa confusione con la "a", porre i puntini sulle "i" ed eseguire in maniera distinta le lettere con prolungamenti verso gli altri righi come "f", "t", "g", "p" o "q".
Attenzione alle lettere straniere "j", "k", "w", "x" ed "y", ormai di uso più che comune nel quotidiano.
Memorizzazione
Scrivere più volte le lettere dell'alfabeto corsivo in minuscolo e maiuscolo favorisce la memorizzazione e la cura dei tratti.
La riproduzione armonica dei caratteri deve diventare un automatismo: questo è il principio della calligrafia.
Per gli antichi orientali una buona scrittura era motivo di vanto e conferiva prestigio alle scuole; essi passavano, infatti, diverse ore al giorno e interi anni della loro formazione scolastica esclusivamente ad esercitare la precisione e la bellezza del tratto, considerandola una pratica di affinamento dello spirito e l'espressione massima di dedizione, determinazione e disciplina.
Scrittura pratica
Allenarsi solo ed esclusivamente allo scrivere bene, con esercizi mirati, può essere un compito noioso e limitante nel corso della giornata, in cui si sovrappongono altri doveri ed incombenze.
Per conciliare l'esercizio di calligrafia con lo studio è possibile, ad esempio, scrivere il riassunto di ciò che si legge, rispondere per iscritto alle domande presenti sui libri, o semplicemente cercare di sostituire carta e penna alla scrittura digitale.
Chissà che non sia divertente scambiare messaggi segreti su pezzetti di carta con i propri compagni di classe!
Consigli
- Qualche ora di pratica quotidiana