Come ci suggerisce il nome, l'esametro è composto da sei piedi. Teoricamente, si tratta di cinque dattili più uno spondeo o un trocheo finale. In realtà, i primi quattro dattili possono essere sostituiti con degli spondei, in base al gusto del poeta; il quinto piede, invece, è quasi sempre un dattilo. Il trocheo o lo spondeo in finale di verso è invece una costante, quindi l'ultima vocale dell'esametro non è mai accentata. Solitamente, la cesura dell'esametro è una pentemimere, quindi cade subito dopo la terza arsi del terzo piede dividendo il verso a metà (3+3); ne consegue che la prima vocale dopo la cesura non è mai accentata.