Come Individuare Un'Anafora
Introduzione
La lingua italiana è composta da una grammatica abbastanza complessa, ricca di studi e di approfondimenti che solo pochi riescono a conoscere. Le figure retoriche ad esempio, vengono spesso studiate con leggerezza, ma è importante capirne il senso e il significato. Una figura retorica molto semplice da individuare è ad esempio l'anafora, ma è opportuno approfondirne bene il significato ed è importante capire come individuare tale figura. In questa guida vi mostreremo come trovare un'anafora in un discorso.
Occorrente
- Libro grammatica italiana, studio delle figure retoriche.
Definizione di anafora
Per prima cosa, vi spiegheremo cosa bisogna intendere per anafora. Secondo la definizione classica, si tratta di una figura retorica che si realizza nella ripetizione, in frasi o versi poetici successivi, di una parola o una composizione di parole. Lo scopo dell'anafora è quello di sottolineare un concetto o un'emozione fino a rendere tutto chiaro, esplicito e comprensibile.
Mantenere costante la ripetizione
La parola o composizione di parole che si ripete deve mantenersi costante e identica, senza l'intervento di alcuna aggiunta ne sinonimo. State bene attenti dunque, che i termini utilizzati non cambino e che il significato della ripetizione rimanga sempre identico.
Un esempio che spesso può trarre in inganno, potrebbe essere simile a questo: "Rosso, come il fuoco / Rubino, lo vidi / Scarlatto, come il sangue". In questi casi, si tratta di un'evidente ripetizione sinonimica del colore rosso, il quale però non utilizza la stessa parola, bensì tre termini differenti e dunque in questo caso, non si tratta di un'anafora. Il classico esempio di anafora fatto anche a scuola, è sempre stato questo: "Per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore per me si va tra la perduta gente", che chiarisce benissimo la definizione di anafora.
La connotazione, la correzione e il palindromo
Alcune figure retoriche che spesso vengono confuse con un anafora, sono: la connotazione, ovvero il procedimento grazie a cui un termine o un'espressione che ha un significato primario e comune e, acquista un ulteriore significato secondario e supplementare, la correctio o correzione ovvero la variazione stilistica o un chiarimento di qualcosa che si è già detto prima, il palindromo ovvero l'espressione di senso compiuto leggibile da sinistra verso destra e viceversa, la paratassi cioè la struttura sintattica caratterizzata dalla mancanza di congiunzioni e molte altre ancora. Per non confondervi le idee, è opportuno approfondire l'argomento con testi di grammatica o con delle lezioni specifiche su questa sezione della lingua italiana.
Consigli
- Non confondere "anafora" con "anastrofe": il termine è simile, ma il significato è completamente diverso!