Se torniamo di una cinquantina di anni indietro, troveremo un altro poeta, che fa delle sue poesie, un vasto esercito di sinestesie: stiamo parlando di Giovanni Pascoli. Infatti, all'interno de "L'assiuolo", troviamo l'espressione "Venivano soffi di lampi". Andando ad analizzare questa espressione, possiamo notare che il lampo, incarna il senso della vista, mentre il soffio, rappresenta una sensazione, tanto uditiva, quanto tattile. Se analizziamo ulteriori opere di Pascoli, possiamo individuare altri esempi di figura sinestetica, nei brani letterari "Il Gelsomino Notturno" e "Novembre". Nel primo componimento, la frase "L'odore di fragole rosse", simboleggia una tipica sinestesia, dove si accostano olfatto (odore) e vista (colore rosso).
Per quanto riguarda l'opera "Novembre", troveremo l'espressione "L'odorino amaro". In questo caso, avremo l'accostamento di una sensazione prettamente gustativa, (amaro) con una evidentemente olfattiva (odorino).