Vediamo alcuni esempi pratici di dieresi tratti dalla letteratura. Il primo esempio è: "la somma sapïenza" tratto dall'opera dell'Inferno di Dante Alighieri. Solitamente, la parola sapienza è costituita da un semplice trisillabo; tuttavia, in questo caso, l'autore ha deciso di inserire l'accento della dieresi (ï), riuscendo a suddividere la sillaba in due e troncando nel punto in cui si trova la vocale. Altro esempio è il seguente: "A te convien tenere altro vïaggio" (Dante, Inferno). Ora che il meccanismo dovrebbe esservi familiare, dovrete riuscire a capire come sillabare la parola viaggio. Qui non si avrà il solito bisillabo (viag/gio), bensì un trisillabo (vi/ag/gio). Come potete vedere dalle frasi, due vocali consecutive, dal punto di vista metrico, vengono trattate come sillabe e, proprio per questo motivo, vengono separate.