Come Individuare Una Dieresi
Introduzione
Individuare una dieresi in un brano non è un'operazione complicata anche se, molto spesso, si confonde il suo vero significato, in quanto viene limitato alla sola particolare accentazione che si ritrova tanto nel francese, quanto nel tedesco. In realtà, la dieresi è una figura metrica che riguarda le vocali interne di una parola e, generalmente, viene utilizzata dal poeta per separare due vocali per cui si formano le sillabe. All'interno di questa guida, vi spiegherò come individuare correttamente e facilmente una dieresi senza farvi ingannare.
Conoscere la definizione della parola dieresi
Come prima cosa, occorre conoscere in modo preciso la definizione della parola dieresi. Come spiegato prima, essa rappresenta una figura metrica che si rinviene laddove due vocali, consecutive all'interno di una medesima parola e normalmente pronunciate come un'unica sillaba, vengono pronunciate distinte e, dunque, valgono come due diverse sillabe. La definizione in questi termini può apparire complessa, ma analizzando con attenzione i vari passi vi spiegherò in modo semplice come riconoscerla.
Utilizzare alcuni esempi
Vediamo alcuni esempi pratici di dieresi tratti dalla letteratura. Il primo esempio è: "la somma sapïenza" tratto dall'opera dell'Inferno di Dante Alighieri. Solitamente, la parola sapienza è costituita da un semplice trisillabo; tuttavia, in questo caso, l'autore ha deciso di inserire l'accento della dieresi (ï), riuscendo a suddividere la sillaba in due e troncando nel punto in cui si trova la vocale. Altro esempio è il seguente: "A te convien tenere altro vïaggio" (Dante, Inferno). Ora che il meccanismo dovrebbe esservi familiare, dovrete riuscire a capire come sillabare la parola viaggio. Qui non si avrà il solito bisillabo (viag/gio), bensì un trisillabo (vi/ag/gio). Come potete vedere dalle frasi, due vocali consecutive, dal punto di vista metrico, vengono trattate come sillabe e, proprio per questo motivo, vengono separate.
Modificare il calcolo sillabico del verso
Arrivati a questo punto, vi starete sicuramente chiedendo: "Per quale motivo l'autore dovrebbe ricorrere alla dieresi?" In realtà, la spiegazione è più semplice di quanto possiate pensare, poiché la dieresi si attiene alla metrica della poesia e permette, con l'aggiunta di una sillaba, di modificare il calcolo sillabico del verso e di ottenere, dunque, un endecasillabo laddove non si avrebbero sufficienti sillabe a disposizione. Oltre a ciò, viene spesso considerato come l'insieme di due vocali che, generalmente, formano un dittongo. Buon lavoro!