Come impostare una tesi sperimentale
Introduzione
La tesi è il compendio finale dello studio universitario. La scrittura di una tesi sperimentale richiede un paio d'anni di duro lavoro. Logicamente bisogna anche tener presente che eventuali esami arretrati oppure il tirocinio obbligatorio allungano la tempistica. La tesi sperimentale, a differenza di quella compilativa, richiede un lavoro in autonomia. Infatti la ricerca si basa su: indagini qualitative e quantitative, sondaggi, esperimenti, ecc. Questo tipo di tesi è frequente nelle facoltà medico-scientifiche, nel campo economico e sociale. Cominciare a scrivere la tesi sperimentale all'inizio del terzo anno accademico può essere la soluzione migliore. Leggendo questo tutorial si possono avere alcuni utili consigli su come impostare una tesi sperimentale.
Struttura
Generalmente il relatore invita lo studente a preparare una scaletta degli argomenti da trattare. Bisogna quindi ricercare articoli scientifici che sono stati pubblicati negli ultimi cinque-sei anni. Per ciascun articolo trovato è fondamentale scrivere un rapido appunto per poter in seguito ricucire il tutto nel testo originale. Si devono comunque conservare gelosamente i riferimenti bibliografici completi ed una copia cartacea oppure elettronica del lavoro scientifico utilizzato.
Titolo
Nel titolo bisogna racchiudere tutto il valore dello studio. Inoltre, esso deve incuriosire il potenziale lettore, compreso i membri della commissione di laurea. Non bisogna scrivere più di una o due frasi; lo scopo è quello di invogliare il lettore ad entrare nei particolari e proseguire la lettura con partecipazione. Il titolo deve far intuire le conclusioni senza svelare completamente il contenuto. In parole semplici deve essere una specie di vetrina che nasconde qualcosa di interessante, ma che lascia intravedere la ricchezza.
Introduzione
Deve essere la parte più corposa della tesi sperimentale. Allo stesso tempo però la sua lunghezza non deve appesantire con descrizioni troppo elaborate. Ogni affermazione deve essere avvalorata da pubblicazioni scientifiche citate nella bibliografia. Inoltre, le fonti devono essere attendibili. Le pubblicazioni sono considerate degne di nota se sono state recensite dalla revisione critica di alcuni esperti nel campo. Attualmente le pubblicazioni scientifiche hanno un indice di attendibilità denominato "impact factor" che misura il livello di credito ottenuto dalla rivista scientifica.
Risultati
Questo capitolo va suddiviso in due parti: un paragrafo descrittivo ed uno analitico. Nel primo si parla del fenomeno, nel secondo si evidenziano le differenze tra i dati "osservati" e quelli "attesi". Nella parte descrittiva si deve analizzare la numerosità del campione esaminato per descrivere in modo appropriato il motivo della scelta del campione statistico utilizzato. Nella parte analitica bisogna racchiudere i risultati in tabelle e grafici per meglio evidenziare i dati. I grafici è opportuno realizzarli utilizzando colori con tonalità fosforescenti.
Discussione
Durante la discussione si devono analizzare le ultimissime note dell'argomento. Una tesi sperimentale deve mettere in evidenza l'informazione innovativa contenuta. Qualsiasi cosa che fa parte della tesi deve essere rintracciabile in un libro oppure in una rivista specializzata. Non bisogna mai fare un banale taglia ed incolla. È importante presentare una tesi abbastanza interessante e di buon livello scientifico. Bisogna avere una ricaduta pratica sull'attività che è stata svolta. Una tesi sperimentale non ha un esito scontato per cui si sa da dove si parte, ma non si conosce dove si arriva.
Consigli
- non cominciare a scrivere la tesi senza l'approvazione del relatore