Come gestire una classe ribelle
Introduzione
Tantissimi insegnanti sono alle prese con ragazzi difficili; spesso sono proprio gli insegnanti ad essere le vittime designate dai ribelli. Comunque bambini e ragazzi difficili sono gestibili in quanto tali. Leggendo questo tutorial si possono avere alcuni utili consigli e delle corrette indicazioni su come gestire una classe ribelle. È opportuno tener presente che, aldilà di contesti estremi, la classe diventa indisciplinata per seguire i pochi elementi che sono nocivi alla produttività del gruppo.
Osservazione dei comportamenti
La classe è una comunità la cui componente istintiva supera quella razionale. Chi deve controllare l'ambiente ha la necessità di individuare il leader per raggiungere l'obiettivo. Bisogna osservare i comportamenti; quelli istintivi sono i meno artefatti e vengono evidenziati facilmente da un occhio esperto. Il ragazzino che prende per primo l'iniziativa è cercato più degli altri ed è temuto dai propri pari: è il leader. Bisogna prestare attenzione però in quanto esistono leader negativi e positivi; i primi hanno un maggiore appeal presso i pari età.
Gestione del leader negativo
Ogni insegnante ha una propria personalità che deve modellare a favore della migliore educazione da impartire. Nelle gestione del leader bisogna ammettere di avere a che fare con un vero "capo". È opportuno mettere alla prova il ruolo del ragazzino; se lui esercita la leadership con la forza fisica o la prepotenza bisogna fargli capire che essa va esercitata in modo produttivo. È fondamentale l'approccio psicologico con il leader; si deve parlare con lui in maniera disinvolta facendogli capire la differenza tra il bene ed il male. Quando commette la sua malefatta bisogna chiedergli pubblicamente perché l'ha fatta. In questo modo viene lesa la sua "maestà" e probabilmente perde alcuni seguaci. Un'azione continuata di questo tipo lo isola e forse fa cambiare atteggiamento in positivo per recuperare il ruolo perso all'interno del gruppo.
Responsabilizzazione
Se far ragionare il ragazzino (o i ragazzini) ribelle non è bastato bisogna responsabilizzarlo affidandogli compiti utili all'intero gruppo. La garanzia di premi collettivi per la riuscita di un obiettivo individuale è un ottimo metodo per creare una spinta positiva. Infatti, il leader vede riconosciuta la propria autorità (dal suo punto di vista legittimamente guadagnata), ma deve esercitarla in senso positivo. Se un ragazzino intimamente crede che il male gli porti dei vantaggi può verificare che anche il bene può fare altrettanto per cui lo esercita con propria soddisfazione. Successivamente il ragazzino va portato ad esempio per rafforzare il lavoro svolto con la sua responsabilizzazione.
Gestione dell'indisciplina
Se le "buone" non funzionano solo i metodi tradizionali possono riportare l'ordine in classe. In questo caso bisogna rivolgersi al gruppo; i ragazzini più tranquilli, vedendosi penalizzati dal comportamento di pochi, agiscono per non farsi sanzionare nei momenti successivi. Non bisogna commettere l'errore di minacciare senza far seguire la vera sanzione; questo tipo di comportamento sgretola la credibilità dell'insegnante. La linea dura non va utilizzata per soddisfare un senso di rivalsa, ma per chiarire ai ragazzini che nel mondo ci sono delle regole da rispettare. Non bisogna mai alzare il tono della voce e non bisogna mettere la questione sul personale. La semplice indisciplina è gestibile, ma in casi di difficoltà causate da circostanze gravi bisogna chiedere un aiuto qualificato.
Consigli
- Mettetevi sempre nei panni del bambino ed indagate sulle ragioni per cui è indisciplinato.
- Interpellate i genitori e se non sono collaborativi con voi concludete che non siano dei buoni educatori; rivolgetevi quindi ad un aiuto qualificato.