Al fine di potere studiare le proprietà strutturali e funzionali di una proteina, il primo passo da compiere è quello di ottenerla in forma pura. A tale scopo, ci si può avvalere di numerose tecniche alcune delle quali risultano più efficaci rispetto ad altre. I metodi classici sfruttano le proprietà che differenziano una proteina dall'altra, tra cui le proprietà di legame, la grandezza e la carica. Uno dei metodi maggiormente sfruttati per la separazione delle proteine, è la cromatografia su colonna.
La cromatografia su colonna è una delle tecniche Cromatografiche maggiormente usate, sfrutta il fatto che certe sostanze una volta sciolte in specifici solventi si fissano su materiali inerti.
Nello specifico i siti attivi di un materiale inerte, (spesso viene usato il silice), interagiscono con i gruppi funzionali delle molecole del soluto che voglio separare, le molecole del soluto si legano alla sostanza ma in maniera reversibile (fase stazionaria) attraverso delle interazioni dette dipolo-dipolo .
In questa breve guida, illustreremo come funziona nei minimi dettagli questa tecnica e come applicarla nel modo più consono possibile. Si tratta di una procedura che a primo impatto potrà sembrare complessa ma che in realtà è di facile comprensione e svolgimento.