È durante la crescita che per Freud il bambino scopriva il significato del piacere e della frustrazione, e che l?appagamento delle pulsioni doveva rispettare certi schemi socio-culturali, veicolati attraverso le richieste dei genitori.
Freud individuò per ogni stadio biologico del bambino altrettanti tipi di personalità: quella orale si caratterizzava per tratti caratteriali quali avidità di prendere dall?esterno e di trattenere, con tendenze narcisistiche e ad essere concentrata su se stessa. In tali bambini una volta adulti si riscontrava dipendenza da fumo, alcol e cibo. Un?educazione molto restrittiva poteva originare, invece, una fissazione ritentiva che può tendente ad una personalità anale che si distinguerà per caratteristiche quali avarizia, diffidenza nei confronti dell?altro, meticolosità, ostinatezza, manie ossessive; mentre un?eccessiva gratificazione era alla base di una fissazione che predisponeva allo sviluppo di comportamenti adulti caratterizzati da disordinatezza e manipolazione.
Infine, la personalità fallica appariva caratterizzata da orgoglio, indisponenza e arroganza.