A questo punto si inizia il tracciamento. In alto sul foglio si riporta il profilo del terreno, ovviamente rappresentando in maniera simbolica le pendenze, ad esempio di un monte ripido, ed in caso quotandole in scala non uniforme. Sul pendio si riportano i punti di emersione degli strati e si tracciano i livelli in base ai dati geologici che ci riportano la profondità e lo spessore. In maniera simbolica, quindi, dato uno strato, ad esempio "calcari" lo si rappresenta con fasce più o meno parallele, convergenti o divergenti a seconda dei dati rilevati, e con colori differenti da riportare in legenda. In base all'accuratezza delle stime, poi, si possono modificare spessori e pendenze per ottenere un modello fedele. Nel caso per esempio di una rilevazione per geologia civile con carotaggio, gli spessori dei primi strati si possono anche misurare in maniera reale. In molti casi gli strati si liquidano classificandoli in base al loro carattere generale, se non è necessario un alto grado di precisione.