Come fare una relazione educativa
Introduzione
In questa guida, passo dopo passo, darò tutte le indicazioni utili su come fare nel migliore dei modi una relazione educativa. Quando si parla di relazione educativa, si intende esattamente tutto un insieme di rapporti che che si creano fra colui che svolge la professione di educatore ed il soggetto che viene educato. Tutto ciò deve assolutamente portare a perseguire determinati obiettivi educativi in certe circostanze. Da tutto questo si evincono quindi delle caratteristiche sia a livello cognitivo che cognitivo, con la particolarità che queste ultime risultano ambedue identificabili, avendo tra l'altro sia una storia che uno svolgimento. All'apparenza può sembrare un argomento abbastanza ostico da affrontare, ma se verrà seguito con accurata attenzione, non potrà che portare degli ottimi risultati.
Le caratteristiche dell'educatore
Andando ora a parlare di quelle che sono le caratteristiche tipiche dell'educatore, va detto che colui che esercita questo tipo di professione, deve essere in possesso di tutti quanti i requisiti per poter svolgere l'attività in questione. Il tutto lo porterà sicuramente a raggiungere tutti gli obiettivi educativi, secondo delle procedure ben mirate. Da ciò ne consegue che l'educatore di turno, di sua spontanea volontà, mette in atto nel suo rapporto educativo degli obiettivi ben precisi da raggiungere sia in ambito affettivo che cognitivo, senza però tralasciare sia il campo relazionale che emotivo. Va poi rilevato che le soluzioni possono essere le più disparate, a condizione che comunque si vada a creare un contatto fra i due soggetti interessati, vale a dire l'educatore e colui che sarà educato.
Le competenze dell'educatore
In questo passaggio si andranno ad analizzare quelle che sono le competenze dell'educatore. Innanzitutto va evidenziato che la relazione educativa è vista anche come relazione d'aiuto perché risulta alquanto semplice incontrare persone deboli che non abbiano una propria autonomia e dipendono di conseguenza dagli altri. La bravura dell'educatore dunque starà anche nel fatto di far sentire il soggetto da educare meno estraniato e di conseguenza più coinvolto nella società e senza avere così il peso della diversità. Per l'educatore risulterà così necessario creare un rapporto equilibrato, nel quale figureranno i suoi lati istintivi. Per riuscire nell'intento di fare tutto ciò, dovrà prima di tutto avere molta fiducia in se stesso. Così facendo, stendere la relazione educativa sarà più facile, visto e considerato che l'educatore medesimo sarà assolutamente in grado di scoprire quali siano i punti deboli e quelli di forza che ciascuno possiede, essendoci anche spazio per i propri limiti. L'educatore così potrà avere le giuste competenze e potenzialità ed assieme a queste, anche le competenze relazionali, malgrado in una situazione di questo tipo si andranno a creare degli ovvi disagi.
I benefici dell'educatore
In quest'ultimo passaggio, si parlerà dei benefici che l'educatore può portare al soggetto educato. Infatti, proprio l'educatore, interagendo con il soggetto da educare, gli potrà portare senza dubbio dei benefici piuttosto rilevanti, dando così a quest'ultima dei maggiori stimoli a farla migliorare nei vari aspetti. Tutto ciò non è possibile se non ci si mette in relazione con l'educando di turno sin dai primi approcci. Una volta superata questa fase, allora sarà possibile trovare tutte le risposte sulle varie reazioni emotive della persona educare, sino ad arrivare alle paure che ha avuto nel corso degli anni e che hanno causato le relative incertezze.
La stesura della relazione educativa
Una volta terminato il tutto, sarà dunque possibile procedere alla stesura della relazione educativa. Per stenderla ci vorrà un po' di tempo, ma nella stessa dovranno essere riportate nel dettaglio tutte le attività svolte con l'educando di turno e tutti i progressi che quest'ultimo ha fatto nel corso delle stesse.