Il consiglio è di stabilire un focus alla volta, per poter raggiungere risultati più efficaci: troppi soggetti o comportamenti osservati contemporaneamente rischiano di portare ad un protocollo impreciso ed inutile, poiché l'attenzione dedicata ad ogni singolo elemento è parziale e frammentata.
Altrettanto importante per la stesura di un buon protocollo è lo strumento prescelto per compiere le analisi. Se la tua attenzione è sulle interazioni verbali allora lo strumento più adatto sarà il registratore. Le riprese video, invece, sono utili se hai bisogno di rivedere più volte la scena e/o se devi svolgere un'osservazione posteriore collettiva (ad esempio con altri colleghi per valutare e confrontare i diversi punti di vista). Bisogna però tener presente che questi strumenti possono interferire con le normali attività dell'individuo: persone che sanno di essere riprese o registrate potrebbero non agire in maniera naturale. La stesura più semplice e probabilmente anche la più efficace è comunque il protocollo carta-matita, ove la scena viene trascritta dall'osservatore su un foglio. Quando stendi un protocollo di questo genere devi ricordare di stabilire prima delle abbreviazioni che renderanno più scorrevole la stesura: una scrittura abbreviata accorcerà notevolmente i tempi di stesura, ma devi fare in modo che il testo ti risulti chiaro anche ad una lettura successiva. Inoltre, vi consiglio di scrivere bene ciò che osservi, in una forma che sia la più oggettiva possibile, magari ponendo tra parentesi i pensieri e i giudizi personali. In questo modo, differenzierete l'osservazione oggettiva da quella soggettiva, non facendo confondere le due differenti analisi.