L'abaco è è molto diffuso nelle scuole elementari dove viene usato per raggruppare, contare, numerare, comporre, scomporre ed in seguito per eseguire calcoli quali: sottrazioni e addizioni, ma anche moltiplicazioni e divisioni, viste rispettivamente come addizioni e sottrazioni ripetute, ma chiaramente più complesse. Questo perché questo strumento agevola moltissimo l'attività didattica, sostenendo l'apprendimento e chiarendo i concetti. Del resto, l'abaco è sempre stato utilizzato per eseguire calcoli, anche se non sempre i numeri venivano scritti in sistemi di notazione posizionale (basti guardare ad esempio il caso dei numeri romani). In commercio si trovano abachi di tanti tipi, dai più semplici ai più sofisticati. Tipicamente, comunque, ogni abaco è costituito da una base, da alcune asticelle e da palline di diverso colore, da inserirsi nelle asticelle. Ogni asticella dell'abaco rappresenta una posizione numerica ben definita. La prima asticella, a destra per chi guarda, è quella delle unità semplici; la seconda è quella che dà il nome alla base, nello specifico, quella delle decine in base dieci, delle cinquine in base cinque, delle terzine in base tre, ecc.; la terza è quella delle centinaia in base dieci, ma più in generale, è quella che rappresenta la base elevata al quadrato; la quarta è quella che rappresenta il valore della base elevata al cubo (migliaia nel caso della base dieci) e così via. Lo zero non figura, o meglio, è rappresentato dall'assenza di palline su una asticella. Ecco allora come fare le sottrazioni con l'abaco.