Come distinguere il cinese dal giapponese
Introduzione
La lingua cinese e quella giapponese possono sembrare, a noi occidentali, due lingue molto simili tra loro, se non praticamente identiche. La ragione principale di questa falsa convinzione sta nel fatto che, sia nell'una che nell'altra lingua, vengono utilizzati degli strani simboli, che normalmente non siamo abituati a vedere nella nostra quotidianità. In occidente, infatti, esiste un alfabeto ben preciso che è totalmente differente rispetto a quello dei paesi orientali e soprattutto rispetto a quello cinese e del Giappone. Nonostante, a prima vista, le due lingue potrebbero essere scambiate e ritenute pressoché uguali, si tratta di due linguaggi completamente differenti, ognuno con delle sue peculiarità specifiche. Entrambe, però, sono lingue antichissime ed esprimono a pieno quella che è una secolare tradizione della Cina e del Giappone. In questa guida elencheremo le differenze tra le due lingue e nello specifico vi aiuteremo a capire come distinguere il cinese dal giapponese.
Occorrente
- Sillabario Hiragana e Katana
- Ideogrammi
La scrittura
La prima differenza che distingue il Cinese dal Giapponese è data dall'utilizzo degli ideogrammi: mentre la lingua cinese è caratterizzata esclusivamente da questi simboli, quella giapponese è più complessa, in quanto, oltre a questi, possiede anche due alfabeti fonetici, denominati Hiragana e Katakana. Anche in Giappone vengono utilizzati gli ideogrammi, che tra l'altro sono ripresi proprio dalla cultura cinese, tuttavia anche in questo caso sono ben evidenti delle diversità. I simboli utilizzati nella lingua giapponese non sono proprio gli stessi di quelli cinesi, molto spesso, infatti, cambia la pronuncia o, addirittura, proprio il significato stesso della parola. Il fatto che il Giappone utilizzi gli ideogrammi cinesi deriva dal atto che, in passato, i giapponesi non avevano una scrittura, a differenza della Cina e proprio per questo utilizzarono gli ideogrammi cinesi per poter trascrivere la propria lingua.
Le origini
Un'altra differenza molto importante che intercorre tra il cinese e il giapponese è data dall'origine di queste lingue, entrambe molto antiche. Il Cinese appartiene alla famiglia linguistica sino-tibetana, la quale ricomprende, appunto, oltre alla lingua cinese, anche quella della Birmania e del Tibet. Per quanto riguarda, invece, l'origine della lingua giapponese vi sono ancora oggi molti misteri e perplessità. Tra le opinioni dei vari studiosi c'è chi sostiene che si tratti di una lingua altaica, simile al turco o al mongolo; altri, invece, imparentano la lingua cinese con quella dei Maori neozelandesi o con quella vetnamita.
Gli alfabeti
Come accennato in precedenza, la differenza maggiore tra il Cinese e il Giapponese consiste nel fatto che solo la lingua cinese adopera esclusivamente gli ideogrammi. In Giappone, invece, oltre agli ideogrammi si adoperano i Kanji, il sillabario Hiragana e quello Katakana. Il sillabario Hiragana viene utilizzato per le parole autoctone, per le coniugazioni e le declinazioni; il sillabario Katana, invece, viene impiegato per le parole straniere. Infine vi è anche il Romaji che altro non è che l'alfabeto latino. Nella lingua cinese, invece, si utilizzano soltanto i caratteri; nel caso di parole latini intraducibili, queste vengono riportate con le lettere latine.
Consigli
- Il Katana utilizza principalmente linee dritte, l'hiragana, invece è caratterizzato da linee morbide.
- Se nella scrittura vedete un misto tra linee morbide e dritte, con molta probabilità si tratterà di Giapponese