Come disegnare un qudrato in assonometria isometrica
Introduzione
Tra i vari esercizi da svolgere in assonometria isometrica, potremmo trovare quelli legate alle figure. In particolare ci verrà richiesto di disegnare alcune figure dentro queste assi di riferimento. L'assonometria si basa principalmente sull'utilizzo di tre assi di riferimento che vengono ruotati tra loro di 120 gradi. Tramite questo parametro, è possibile disegnare e ottenere dei quadrati, ma anche altre figure geometriche. Vediamo allora come riuscire a disegnare un quadrato in assonometria.
Occorrente
- Foglio, matita, squadrette, compasso
Per incominciare dovremmo disegnare i rispettivi assi di riferimento sui quali verrà rappresentato in un secondo momento il nostro quadrato. Per riuscire a far questo dovremmo disegnare una linea utilizzando un righello oppure una squadretta. Successivamente rappresentiamo l'asse perpendicolare alla linea formata precedentemente. Dopo di ciò, passiamo a collocare le squadrette da 30 e 60 gradi in modo da tracciare i tre assi di riferimento dell'assonometria isometrica.
In particolare, sul quadrante in basso a destra rappresentiamo il quadrato e definiamolo con le lettere ACEG. Per svolgere un lavoro più completo, sarebbe consigliabile rappresentare anche gli assi e le rispettive diagonali della figura per evidenziare la rappresentazione del quadrato tramite l'assonometria isometrica. In seguito, facciamo coincidere il punto A con l'origine dei tre assi principali.
Con questo tipo di metodo potremmo così disegnare ed ottenere varie figure in assonometria, basterà il giusto impegno e mettere in pratica i singoli passaggi. Il materiale adatto per fare questo dovrà basarsi sull'uso di matite, compassi, squadre ed un foglio di carta.
In particolare, il punto A resta al suo posto anche in assonometria mentre vi è un comportamento diverso per il punto G. Per poter osservare cosa accade a tale punto, dovremmo puntare il compasso sul punto A con apertura pari alla lunghezza del segmento AG e dovremmo tracciare un arco fino ad intersecare l'asse y. La posizione trovata tramite questo passaggio, sarà quello indicante la localizzazione del punto G. Successivamente, proseguendo l'arco fino all'asse z riusciremo ad ottenere il punto E. Dovremmo ripetere questa operazione andando a puntare il compasso nuovamente in A e, con la stessa apertura, dovremmo tracciare un arco fino all'asse x. Il punto che andremmo a localizzare sarà denominato come C. Ricordiamoci che i risultati saranno perfetti se riusciremo ad essere molto precisi.
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Consigli
- Tracciamo il tutto con una matita ed esercitiamoci a disegnare la altre figure