Individuiamo ora il punto "4", formato dall'intersezione della linea "3D" con quella "1P". Da questo punto facciamo partire una perpendicolare alla LT e una parallela ad essa, fino a incrociare le linee di fuga. Questi andranno a definire quelle che sono le facciate posteriori del parallelepipedo. Adesso, invece, andiamo a definire i lati della figura appena ricavata. Per semplicità visiva, in questo esempio, i lati sono stati evidenziati in rosso. Dal momento che nella prospettiva le facciate posteriori sono nascoste al nostro sguardo, dovremo procedere col definirle attraverso delle linee tratteggiate, che servono a denotare la loro presenza fisica, ma la nostra impossibilità di visualizzarle in questa prospettiva centrale. In questo modo, quello che abbiamo fatto è proprio realizzare un parallelepipedo in prospettiva. Il metodo di tratteggiare e fondamentale in quanto da l'illusione di poter vedere, in trasparenza, le line posteriori che, altrimenti, non avremmo potuto vedere. Sostituire le spezzate con line intere, quindi, creerebbe confusione e metterebbe "in crisi" il nostro occhio.