Prima di iniziare bisogna ricordare la formula principale della trigonometria, secondo la quale la somma del seno al quadrato più il coseno al quadrato di un dato numero è sempre uguale ad 1: Sen^2(x) + cos^2 (x)= 1. Geometricamente, possiamo facilmente determinare seno e coseno tramite la circonferenza goniometrica. La circonferenza goniometrica è una circonferenza posta su un piano di assi cartesiani, centrata nell'origine e di raggio 1. Rappresentiamo sulla circonferenza goniometrica tutti gli angoli orientati e i corrispondenti archi di circonferenza. Ogni angolo sulla circonferenza goniometrica è individuato da un lato orizzontale sull'asse x, che incontra la circonferenza in un punto A, e da un secondo lato che incontra la circonferenza in un unico punto P. Ad ogni angolo possiamo quindi associare un unico punto P, in cui XP è il coseno e yp è il seno. In altre parole, se consideriamo un qualunque raggio della circonferenza, questo formerà con l'asse x un angolo, che chiameremo a. Definiamo coseno dell'angolo a la proiezione del raggio sull'asse delle x e seno dell'angolo a la proiezione del raggio sull'asse delle y. Viene così a formarsi un triangolo rettangolo, in cui a è l'angolo opposto all'angolo retto. Possiamo definire le due funzioni anche mediante i rapporti tra i lati del triangolo rettangolo che contiene l'angolo in esame. In particolare, il seno è il rapporto tra la lunghezza del lato opposto all'angolo e la lunghezza dell'ipotenusa; il coseno è il rapporto tra la lunghezza del lato adiacente all'angolo in esame e la lunghezza dell'ipotenusa. La tangente, infine, è il rapporto tra la lunghezza del lato opposto e la lunghezza del lato adiacente, quindi, banalmente, è il rapporto tra il seno e il coseno.