Come costruire un grafico
Introduzione
Costruire un grafico può essere un'operazione abbastanza utile per presentare i dati di una determinata ricerca e per effettuare un confronto fra quest'ultima ed una eseguita precedentemente; può essere utile anche per capire l'andamento di un determinato fenomeno o come questo fenomeno si sviluppa nel tempo. Nella seguente semplice e rapida guida che enuncerò nei passaggi successivi, vi aiuterò a realizzarlo partendo dalle informazioni di cui disponete: vedrete che con un po' di pratica diventerà una cosa molto intuitiva! Se, tuttavia, non doveste avere voglia di costruire un grafico manualmente, potrete consultare la guida di Excel (nel link riportato) per capire come costruire un grafico attraverso questo metodo!
Occorrente
- Un foglio a quadretti o carta millimetrata
- Una matita
- Una gomma
- Un righello o una squadra
Scegliete la tipologia di grafico da costruire
Innanzitutto, stabilite quale tipologia di grafico dovete costruire in base al tipo di frequenza e di variabile che intendete rappresentare; più precisamente, se quest'ultima è una variabile di tipo qualitativo, allora bisognerà realizzare un grafico a barre; se, invece, la variabile è di tipo quantitativo, allora potrete utilizzare l'istogramma oppure il poligono di frequenza (preferibile se essa è continua).
Tracciate l'asse delle X
Stabilito il tipo di grafico che vi occorrerà disegnare, tracciate dapprima l'asse delle ordinate (X), tracciando una linea orizzontale, e dei brevi segmenti verticali ugualmente distanziati, corrispondentemente a ciascuna categoria o ad ogni importo della variabile (potrete scegliere autonomamente l'unità di misura, purché i brevi segmenti siano tutti uguali); dopo aver compiuto questa operazione, riportate le relative etichette, ovvero le categorie della variabile che intendete rappresentare o i suoi valori, ed attribuite l'appropriato nome ad X.
Tracciate l'asse delle Y
Successivamente disegnate l'asse delle ascisse (Y), predisponendo sul vostro piano una linea verticale all'estrema sinistra della X e dei brevi segmenti orizzontali ugualmente distanziati, in corrispondenza delle frequenze che intendete rappresentare (tali frequenze non devono essere necessariamente della stessa unità di misura della variabile, ma potete assumere una differente unità di misura); dopo di ciò, riportate le relative targhette (come, ad esempio, i valori 2, 5, 10 e multipli) ed etichettate Y con il tipo di frequenza utilizzata (specificate se essa è semplice, percentuale o di altra tipologia).
Costruite un grafico a barre
Se state costruendo un grafico a barre, dovrete tracciare dei rettangoli (tali rettangoli possono essere colorabili per avere una rappresentazione più chiara di ciò che intendete raffigurare e tra tali rettangoli occorrerà lasciare uno spazio affinché si possano distinguere bene i dati rappresentati), che avranno un'altezza uguale alla frequenza ed una larghezza standard per tutte le categorie della variabile.
Oppure costruite un istogramma
Se state rappresentando un istogramma, dovrete disegnare dei rettangoli (che vanno delineati uno di seguito all'altro e possono essere anche colorati), che avranno un'altezza pari alla frequenza ed una larghezza standard uguale per tutti i valori della variabile, proprio come i valori che avete ottenuto eventualmente con il grafico a barre.
Costruite un poligono di frequenza
Se state realizzando un poligono di frequenza, dovrete tracciare dei punti all'intersezione tra il valore della variabile e la frequenza corrispondente e unirli attraverso delle linee: se vi trovate a disegnare un grafico in cui la frequenza è cumulata, per ottenere un'ogiva, delineerete una curva che parte dall'angolo in basso a sinistra del disegno e si muove verso quello opposto.