Alla base di qualsiasi relazione umana prima di tutto vengono le parole e in generale l'espressione libera di un pensiero e quindi, in sostanza, un dialogo. La prima cosa da fare per cercare di risolvere il problema del disordine è cercare un dialogo con il proprio coinquilino, spiegando, anche con esempi banali, che ciò che per lui è normale, a noi arreca grande fastidio o disturbo. Ovviamente non bisogna utilizzare toni forti oppure espressioni verbali volgari, in quanto la persona potrebbe indispettirsi; questo perché il carattere umano tende a reagire così a una qualsiasi modifica della nostra quotidianità e di conseguenza, il discorso è valido anche per lui. Per giustificare quanto detto, si consideri il seguente esempio:
Ammettiamo il caso che la persona A sistemi le magliette nel secondo cassetto di un mobile dividendole per maniche lunghe o corte. Ovviamente se una persona, chiamiamola B per semplicità, dovesse venire a chiedere ad A di sistemare le sue magliette nel terzo cassetto anzichè il secondo, A all'inizio si troverebbe in difficoltà, in quanto per abitudine ed inerzia, tendenzialmente sbaglierà cassetto, almeno le prime volte.
Questo banale esempio, per quanto scontatto è esattamente ciò che accade alla richiesta della modifica di una nostra azione quotidiana.