Come coniugare i congiuntivi in italiano
Introduzione
La grammatica italiana si compone di diverse regole ed eccezioni. Lingua neolatina conta svariati tempi e modi verbali. Il primo approccio all'italiano sarà sicuramente traumatico, specie con il congiuntivo, difficile da coniugare anche per i madrelingua. L'errore è sempre dietro l'angolo. Anche ai migliori capita di sbagliare. Con facilità si usa il congiuntivo quando servirebbe invece il condizionale, o viceversa. Per non creare confusione, non fare parallelismi con le altre lingue. Non confrontare l'italiano con altri idiomi. Le regole non sono facilmente desumibili. Hanno infatti strutture differenti. Per chiarire un po' le idee, ecco come coniugare i congiuntivi in italiano.
Occorrente
- Un testo di grammatica italiana
I verbi regolari
Coniugare i congiuntivi in italiano, richiede molta attenzione. Nel caso di un verbo regolare, estrapolane innanzitutto la radice. Si tratta della parte invariabile della parola, in tutte le sue forme. Per comprendere meglio il concetto, facciamo qualche esempio. Prendiamo in considerazione il verbo "parlare". La radice "parl", si ottiene togliendo la desinenza "are" dell'infinito presente. Alla radice "parl" aggiungi le desinenze del congiuntivo della prima coniugazione, ovvero -i, -i, -i, -iamo, -iate, -ino. Per la seconda coniugazione, le desinenze sono: -a, -a, -a, -iamo, -iate, -ano. Per la terza coniugazione: -a, -a, -a, -iamo, -iate, -ano.
I verbi irregolari
Per coniugare, invece, i verbi irregolari, non sempre vale la regola precedente. Non tutti i congiuntivi in italiano si ricavano dalla radice del verbo all'infinito. Infatti, in certi casi si verificano delle eccezioni. Facciamo qualche esempio pratico. Il verbo dovere diventa al congiuntivo "che io debba". Alcune forme deviano dalla regola generale, come gli ausiliari oppure stare. Stesso discorso per sapere e dare. I verbi che terminano in "-care", "-ciare", "-cere" seguono la regola per la formazione del presente indicativo. Stesso discorso per coniugare al congiuntivo "-gare", "-giare" e "-gere".
I verbi ausiliari
Come già accennato, fanno eccezione i verbi ausiliari, indispensabili per i composti. Per coniugare al congiuntivo presente i due verbi, memorizza le formule. La prima persona del verbo essere è "che io sia". La seconda che tu sia, la terza che egli sia. La prima plurale che noi siamo, la seconda plurale che voi siate ed infine, che essi siano. Per il verbo avere che io abbia, che tu abbia, che egli abbia. Al plurale che noi abbiamo, che voi abbiate, che essi abbiano. Al passato, in entrambi i casi, aggiungi "stato". L'imperfetto di essere si trasforma in che io fossi, che tu fossi, che egli fosse. Al plurale che noi fossimo, che voi foste, che essi fossero. Al trapassato si aggiunge "stato". Per il verbo avere la prima persona è "che io ebbi".
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Consigli
- Per qualsiasi dubbio, specialmente per i verbi irregolari, è bene consultare, di volta in volta, il dizionario della lingua italiana.