Come comportarsi se i figli non vogliono studiare
Introduzione
Si sa, purtroppo, che studiare non è mai stata l'attività preferita dai bambini, con i quali bisogna combattere delle vere e proprie "battaglie" onde evitare che possano rimanere indietro con le lezione e quindi perdere l'anno scolastico. Se i nostri figli non vogliono studiare, ci sono alcuni comportamenti fondamentali che spettano proprio a noi genitori, che devono essere messi in pratica già quando sono in tenera età. Dimostrando ai nostri figli che studiare è importante sia per l'educazione che per una futura carriera professionale, si è in grado di metterli sulla strada giusta. Nei passi successivi vediamo nel dettaglio, come comportarsi se i nostri figli non vogliono studiare.
Eliminare le distrazioni
Se i figli sono abbastanza piccoli, è importante aiutarli ad applicarsi maggiormente negli studi, proponendogli la lettura di saggi e libri di narrativa, e avendo il coraggio di sottrargli per determinate ore del giorno i giocattoli elettronici a cui purtroppo sono sempre più abituati, per cui diventano spesso riluttanti allo studio. Tuttavia, a prescindere dallo studio, è fondamentale limitare l'utilizzo di questi dispositivi perché possono provocare danni alla vista, soprattutto ai più piccoli.
Promettere una ricompensa
L'idea di una ricompensa adeguata come una bicicletta o un viaggio vacanza, in genere funziona bene per far studiare un ragazzo restio o svogliato, ma spesso anche questo non basta affinché l'atteggiamento nei confronti dello studio cambi del tutto. In questo caso, conviene farlo seguire da un professore privato che potrà poi confermarci o meno (insieme all'insegnante della scuola), se l'apprendimento prosegue nel migliore dei modi oppure continua a rivelarsi infruttuoso, e nostro malgrado a prendere delle decisioni tipo di interdirgli le uscite con gli amici e alcuni svaghi. Quest'ultima, è sicuramente la meno adatta, poiché potrebbe scatenare gesti inconsulti e comportamenti scorretti nel sociale e nel contesto familiare.
Seguire lo studio
Tuttavia, non è da meno seguirli quando sembra che stiano effettivamente studiando, per controllare se effettivamente lo fanno per imparare ed apprendere determinate lezioni. Stargli accanto può essere molto utile, e meglio ancora se facciamo finta di voler sapere di più sull'argomento che non conosciamo (ovviamente fingendo), in modo da vedere se effettivamente lo hanno studiato. L'atteggiamento restrittivo nei confronti dei nostri figli, come nel caso appena citato, deve però essere accompagnato da un dialogo, in cui gli spieghiamo come guadagnare la nostra fiducia gestendo il loro lavoro in modo indipendente e per noi soddisfacente, specie se i risultati diventano ben visibili e confermati dalle maestre. Anche quando i figli sono grandi e frequentano ad esempio il liceo, se vogliono studiare allora il discorso da impostare deve essere adeguato all'età e alla mentalità dei ragazzi, per cui si può instaurare un patto e seguirli durante i compiti a casa, mostrando nel contempo che ci preoccupiamo affinché possano raggiungere il successo scolastico.