Durante una reazione chimica di ossidoriduzione, occorre osservare la variazione dei numeri di ossidazione dei vari elementi. Andiamo ad analizzare l'esempio che abbiamo preso in esame. Lo zinco presenta un valore pari a 0 e con una reazione redox acquisisce un +2. Contemporaneamente, l'idrogeno perde il proprio numero, che è +1, e passa a 0. L'unico elemento che resta invariato è il cloro. Ne deriva dunque che il coefficiente dello zinco è 1. Invece quello dell'idrogeno è 2. In altre parole, quando un atomo di zinco subisce un processo di ossidazione, allo stesso tempo due atomi di idrogeno reagiscono con la riduzione. Nel nostro caso, l'elemento contenente l'idrogeno è l'acido cloridrico, quindi il coefficiente +2 appartiene ad HCl. Da qui possiamo dunque comprendere l'equazione bilanciata che abbiamo esplicitato nel passaggio precedente. Otterremo pertanto "Zn + 2HCl -> ZnCl2 + H2", poiché abbiamo indicato i coefficienti di ossidazione di zinco e acido cloridrico. Quello dello zinco si può omettere, mentre l'altro va specificato.