Immaginiamo che l'altezza h divida il triangolo in due altri triangoli più piccoli. Essi saranno ancora triangoli rettangoli poiché, essendo l'altezza perpendicolare all'ipotenusa, forma con esse due angoli di novanta gradi, quindi retti. In questi due rettangoli più piccoli l'ipotenusa corrisponderà a quello che prima era il cateto (per esempio c1), mentre i due cateti saranno rappresentati dall'altezza h e dalla proiezione p1. Per calcolare p1 possiamo quindi adoperare nuovamente il teorema di Pitagora applicato al nuovo triangolo: p1 =sqrt (c1^2 - h^2) =sqrt (9 - 5,76) =sqrt (3,24) =1,8 m. Analogamente possiamo calcolare p2=sqrt (16 - 5,76) = sqrt(10,24) =3,2 m. Questo metodo si riconduce al teorema di Euclide.
Calcolare le proiezioni di un triangolo rettangolo è un'operazione che richiede poco tempo per essere messa in pratica, ma uno studio piuttosto approfondito della materia. Per chi è alle prime armi e sta imparando adesso i segreti della geometria e della trigonometria, seguire le istruzioni di questa gli servirà moltissimo, un valido aiuto per capire meglio ciò che si sta studiando e procedere molto più speditamente. In brevissimo tempo avrete imparato come fare. Non mi resta che augurare buono studio e buon divertimento.
Alla prossima.