Conoscere bene il funzionamento degli organi interni al corpo umano risulta importante non soltanto quando ci si iscrive ad una facoltà universitaria sulla medicina. Tutti sanno che il cuore rappresenta il motore della vita, quindi bisogna assolutamente prendersene cura. Alcuni non conoscono invece la nozione di pressione sanguigna, dunque occorre spiegarla attraverso un concetto basilare. Con il termine pressione sanguigna viene intesa la forza esercitata dallo scorrimento del liquido ematico nel sistema cardio-circolatorio. Più semplicemente la pressione sanguigna costituisce la spinta tenuta ed impressa dal sangue contro le pareti dei vasi sanguigni. Nel momento in cui il fluido ematico raggiunge le varie arteriole ed i capillari periferici, la pressione sanguigna cade rapidamente. Quando torna nuovamente al muscolo cardiaco, il sangue viene mosso dalla pompa toracica e quella muscolare durante la fase di inspirazione. Questo processo determina una pressione sanguigna talmente potente che spinge una aspirazione di liquido ematico da parte dell'atrio destro relativo al cuore. Per stabilire quali valori di pressione sanguigna possano ritenersi standard, la medicina stila una media analizzando la popolazione in condizioni di benessere fisico. Naturalmente questi valori risultano differenti secondo vari fattori del singolo individuo (come ad esempio l'età, il sesso anagrafico ed il luogo geografico di provenienza). Le misurazioni così eseguite hanno come obiettivo principale quello di rilevare la pressione sanguigna massima e quella minima, affinché il cuore di un soggetto possa funzionare correttamente. Ad iniziare da questo intervallo di valori risulta quindi possibile calcolare la pressione differenziale. Nel presente tutorial vediamo dapprima la formula applicabile, poi le cause di incremento nel tratto dei vasi periferici ed infine il comportamento da assumere.