Come calcolare la Molarità di una soluzione
Introduzione
In chimica, una soluzione per definizione è un miscuglio omogeneo di due o più componenti ed ha la stessa composizione e le stesse caratteristiche in tutti i suoi punti. Una delle caratteristiche generiche da cui è identificata è il rapporto di combinazione tra il solvente, che è la sostanza presente in percentuale maggiore ed il soluto o soluti. Un esempio molto semplice è il sale (soluto) disciolto nell'acqua (solvente). La Concentrazione delle soluzioni è la misura di soluto presente in una certa quantità di solvente, che in chimica può essere espressa in diversi modi con impieghi in ambiti specifici. Attraverso i passi di questa guida scoprirete come calcolare la molarità di una soluzione, pratica molto diffusa nelle fasi sperimentali della chimica teorica e di laboratorio.
Concentrazione molare
Quando si va a trattare un dato relativo alla concentrazione di una soluzione, soprattutto a fini sperimentali o analitici, non ha molto senso impiegare il peso del soluto in una certa quantità di solvente, perché porta poche informazioni utili visto che i vari composti hanno un peso molecolare differente. Senza dubbio il criterio di valutazione più usato è la concentrazione molare, essa esprime il numero di moli di soluto (n) presenti in un litro di soluzione. L?unità di misura utilizzata per la molarità è mol/l. Quindi la formula sarà: M= n soluto/V (mol/L). Non si può considerare completamente affidabile la molarità come parametro, perché dipende dalle condizioni ambientali. C'è da dire infatti che con il variare della temperatura varia il volume del liquido e quindi anche il valore della molarità. Nel range della temperatura ambiente la variazione è dell'ordine dello 0,1% per un solvente di tipo acqua, quindi è buona norma riportare anche la temperatura di riferimento del composto.
Moli su litro
Ricordiamo che il parametro mol/l, che, alcune, volte viene indicato semplicemente con M non fa parte del sistema internazionale dei criteri di valutazione, più precisamente viene considerata obsoleta, come la Normalità e la Molarità. Inoltre il volume secondo lo standard internazionale dovrebbe essere espresso in metri cubi e non in litri. Il concetto di concentrazione molare oltre ad essere molto diffuso in ambito accademico e professionale è anche utile, in quanto conoscendo la quantità di soluto contenuto, si possono dosare le sostanze in modo rapido e preciso ottenendo immediatamente rapporti congrui nelle quantità di reagenti. Una soluzione di 1M di soluto contiene 1 mol di soluto per litro della stessa. La conversione fra litri e metri cubi è semplice perché 1mc=1000l .
Proprietà
È bene sapere che le molarità di soluzioni diverse non sono direttamente additive, quindi non si può fare M1+M2, tranne nel caso in cui ambedue i volumi non siano normalizzabili ad 1 litro, infatti in questo caso il numero di moli equivale alla concentrazione molare n (mol)= M*V. Nel caso in cui si hanno volumi diversi prima bisogna andare a calcolare le moli. In ogni caso anche se i volumi dovessero essere differenti è sufficiente un po' di matematica spicciola. Ecco un facile esempio per comprendere meglio. Dobbiamo determinare la molarità di una soluzione che contiene 3.40 moli di NaCL in 470 ml della stessa. In questo caso basta applicare la definizione quindi: 470 ml= 0.470 l M= 3.40/0.470=7.23.
Peso molecolare
Nel caso in cui si deve andare a calcolare il peso molecolare, si deve moltiplicare il peso atomico di ciascun elemento facente parte del composto per il numero di atomi presenti nella formula. Esempio: HNO3= 1+14+(3*16)= 63 UMA. L?UMA, (unità di massa atomica) è l?unità di misura del peso degli atomi, che potrete trovare sulla tavola periodica. Questo in teoria è una parte del sistema usato per determinare la formula bruta dei composti chimici.