Il grande scienziato Galileo Galilei, vissuto nel '600, nel "Dialogo sopra i due massimi sistemi" aveva riportato alcuni esperimenti (che verranno poi accumunati sotto il nome di "esperimenti della relatività galileiana") che si ricollegheranno a quello dell'ascensore che spiegheremo più avanti. Egli aveva predisposto un sistema isolato, una nave coperta, in qui erano stati posizionati una vaschetta che faceva cadere alcune gocce e un foro che doveva riceverle.Ovviamente, se la nave fosse stata ferma o in moto rettilineo uniforme la goccia sarebbe dovuta cadere esattamente nel buco, invece se essa avesse praticato delle curve o molto più semplicemente un'accelerazione la goccia sarebbe caduta al di fuori della sua destinazione. Questa situazione ci obbliga a introdurre il termine "forza apparente": mentre la nave aumenta la sua velocità, la goccia è soggetta ad una ?forza apparente d?inerzia? orientata verso la poppa della nave, per cui essa giunge sulla vaschetta in un punto spostato verso la poppa rispetto al foro centrale. Se, invece, la nave diminuisce la sua velocità, la goccia è soggetta ad una ?forza apparente d?inerzia? orientata verso la prua della nave, per cui essa giunge sulla vaschetta in un punto spostato ?in avanti?rispetto al foro centrale.